Cronaca

Si tratta di una scelta "obbligata" perché se la richiesta non viene presentata all'udienza preliminare, che si celebrerà domani davanti al giudice Matteo Buffoni, non potrà essere fatto in futuro
1 minuto e 34 secondi di lettura

GENOVA - Chiederà il rito abbreviato Alberto Scagni, l'uomo che il primo maggio dello scorso anno ha ucciso la sorella Alice sotto casa sua a Quinto, nel levante di Genova.

Si tratta di una scelta "obbligata" perché se la richiesta non viene presentata all'udienza preliminare, che si celebrerà domani davanti al giudice Matteo Buffoni, non potrà essere fatto in futuro. Al momento, infatti, la scelta del rito alternativo, che consente fino a un terzo di sconto della pena, non è possibile visto che la procura ha contestato l'aggravante della premeditazione e della crudeltà.

Delitto Scagni: pm chiede di sentire nuovi testimoni - I FATTI

I suoi legali Maurizio Mascia ed Elisa Brigandì presenteranno la richiesta domani. La procura di Genova aveva chiesto il rinvio a giudizio per Scagni a metà marzo. La prima udienza del processo in corte d'assise potrebbe essere celebrata già a giugno. Il pubblico ministero Paola Crispo dopo l'omicidio aveva aperto un secondo fascicolo sulle presunte omissioni e sottovalutazioni degli allarmi lanciati dai familiari (assistiti dall'avvocato Fabio Anselmo): sono stati indagati due agenti e una dottoressa. Nelle scorse settimane la procura ha chiesto una proroga di indagini per sentire i vicini di casa della nonna di Alberto e gli agenti che intervennero il giorno prima dell'omicidio perché Alberto aveva incendiato la porta dell'anziana.

Omicidio Scagni, la madre: "C'è lo Stato che indaga contro lo Stato, serve trasparenza" - LA NOTIZIA

Il giorno del delitto Scagni minacciò i familiari perché voleva dei soldi. L'uomo dopo la telefonata andò sotto casa della sorella Alice e la aspettò per diverse ore. Quando la donna uscì di casa la aggredì in strada davanti al portone colpendola con 19 coltellate. L'uomo è stato sottoposto a perizia psichiatrica. Secondo Elvezio Pirfo, il perito del giudice per le indagini preliminari, Scagni è semi-infermo di mente ma capace di stare in giudizio. Il consulente della procura Giacomo Mongodi lo aveva definito pienamente capace.

ARTICOLI CORRELATI

Mercoledì 22 Marzo 2023

Delitto Scagni: pm chiede di sentire nuovi testimoni

Indagini andranno avanti per altri sei mesi
Venerdì 17 Marzo 2023

Omicidio Scagni, la madre: "C'è lo Stato che indaga contro lo Stato, serve trasparenza"

Antonella Zarri: "La possibilitò di accedere al fascicolo dell'inchiesta da parte nostra è una garanzia per tutti i cittadini italiani visto che la polizia indaga su se stessa"
Giovedì 16 Marzo 2023

Scagni, fascicolo bis: nuove accuse per agenti e medico

Ipotizzata la morte come conseguenza di altro reato
Mercoledì 15 Marzo 2023

Scagni: il pm chiede giudizio per omicidio volontario aggravato

La procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per Alberto Scagni, l'uomo accusato di avere ucciso la sorella Alice il 1° maggio dello scorso anno sotto casa a Genova Quinto. Il pubblico ministero Paola Crispo contesta l'omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà. Dopo
Domenica 12 Marzo 2023

Scagni, 10 ore prima dell'omicidio Alberto chiedeva a Bizzarri un incontro

Lo scambio di messaggi è agli atti dell'inchiesta depositati con la chiusura delle indagini per l'omicidio
Venerdì 10 Marzo 2023

Alberto Scagni torna in tribunale, ma per guida da ubriaco

È arrivato in manette scortato dalla polizia penitenziaria e poi si è seduto dietro le sbarre del gabbiotto allestito per i detenuti
Martedì 07 Marzo 2023

Omicidio Scagni, Alberto non risponde: interrogatorio di pochi minuti

Scagni ha rilasciato solo una breve spontanea dichiarazione, una frase che apparentemente sembrerebbe addossare la responsabilità ad altri
Martedì 28 Febbraio 2023

Omicidio Scagni, Alberto chiede di essere interrogato

Dopo l'interrogatorio il magistrato potrà chiedere il rinvio a giudizio