Cronaca

Il legale delle parti civili: "La contrarietà della memoria dei pm rivela la paura di essere giudicati"
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GENOVA - "Sarebbe clamoroso che la memoria presentata dai pm non venisse accetta nel processo sulla tragedia di Ponte Morandi visto che si tratta di 2800 pagine già ritenute ammissibili in parte acquisite dal collegio giudicante e in cui le pagine incriminate sono solo una trentina ". A parlare è l'avvocato Luca Cesareo, uno dei legali delle parti civili del processo sulla tragedia del 14 agosto 2018.

"Quello che sostiene la pubblica accusa non è gradito agli imputati, e viceversa, ma questo è il ruolo processuale, io però ritengo che non sia neanche corretto dal punto di vista del rapporto fra le parti sostenere che in toto la memoria debba essere respinta, nelle pagine contestate dai difensori non si fa neanche riferimento se non una o due volte ad atti di indagine che non potevano essere acquisiti ma semplicemente a tesi difensive. Probabilmente ci sono state anche espressioni infelici, come ammesso anche dal pubblico ministero Cotugno, non chiare. Credo che sia anche giusto apprezzare che il pubblico ministero abbia chiesto scusa per degli errori chiaramente formali e di stile che però non cambiano la sostanza, sono 2800 pagine argomentate e provate su documenti, non c'è stata nel corso di questa giornata una sola contestazione sul contenuto di questi documenti, e già questo è significativo sul fatto che le argomentazioni del pubblico ministero siano pregevoli e meritano quantomeno di essere esaminate dal tribunale".

Gli avvocati delle parti civili hanno ricordato ai colleghi che difendono gli imputati, fra cui principi del foro che arrivano da altre regioni, che Genova e il suo tribunale hanno una tradizione in fatto di imparzialità...

"Non dimentichiamo che in questa città è stato celebrato un processo come quello per i fatti del G8 che ha visto condannare parecchie persone per reati di lesioni personali gravissime, Genova ha avuto atteggiamento di civile rispetto della magistratura e delle sue decisioni, e credo che tutti noi dovremmo avere caro perchè presidio della democrazia il rispetto dell'autonomia della magistratura, nei fatti più che con le parole. Adombrare perdita di imparzialità in questa fase processuale mi pare fuori luogo e, come ho sottolineato nel dibattimento, gli imputati sembrano più difendersi dal processo piuttosto che difendersi nel processo con ragioni e argomentazioni, quindi io credo che sia opportuno arrivare alla fine dell'accertamento della verità, quale che essa sia. Io non ho timore di sperare che fra queste 58 persone qualcuno risulti innocente, nessuna della parte civile vuole il sangue degli imputati, ma è altrettanto vero che tutte le parti civili, come la pubblica accusa, la città e il Paese, vogliono finalmente della verità e quindi capire perché quel dannato giorno di agosto il Morandi è caduto".

La decisione sull'accettazione della Memoria sarà presa lunedì e per questo l'udienza di oggi, mercoledì 18 gennaio, è stata cancellata.

"Questo - riprende Cesareo - a riprova della imparzialità e della correttezza di questo collegio che giustamente si prende del tempo per esaminare le eccezioni sollevate e questo ancora una volta dimostra che siamo nelle mani di tre giudici esperti, imparziali e che, quale sia la loro decisione, sicuramente decideranno per il bene del processo e l'accertamento della verità dei fatti".