Cronaca

Contrariamente a quanto paventato dai familiari delle vittime il processo andrà avanti anche durante i giorni feriali prima di Natale e prima di Capodanno
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GENOVA- Anas e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile non faranno parte della lista di responsabili civili nel processo del crollo di Ponte Morandi. E' quanto deciso dal gup Paola Faggioni durante la seconda parte dell'udienza preliminare del 15 dicembre, che riprenderà il 28 dicembre.

Già nella prima parte dell'udienza Anas e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, come Spea e Autostrade, avevano chiesto di non essere inseriti fra i responsabili civili a cui spetterà il risarcimento delle cento parti civile accettate dal Gup Faggioni, perché non hanno partecipato all’ incidente probatorio. Già nella mattina uno dei due pm titolari dell'indagine, l'esperto magistrato Massimo Terrile, avevo dato parere favorevole.

Presente all'udienza Emmanuel Diaz, fratello di Henry, una delle 43 vittime del crollo del Morandi: "Rimangono come eventuali responsabili civili Aspi e Spea. Devo dire che è stata un'udienza impressionante, il giudice si è preso il suo tempo per costruire una risposta. Già il 28 dicembre, alla prossima udienza, il pubblico ministero parlerà, ed è fondamentale per noi, ci darà modo di sentire perchè ci sono 59 indagati oltre alla società Autostrade e perchè siamo veramente qua. Vedremo e sentiremo tanti nuovi elementi che per ora rimangono segreti. In questo modo tutto prende una forma più complessa e completa."

"La posizione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile è molto complessa, anche perchè il fallimento di Aspi è il fallimento di questo Ministero."

Spiega Emmanuel Diaz subito dopo l'udienza: "Loro hanno permesso a questa società di arrivare in quella posizione di potere."

Dopo l'individuazione delle società responsabili, già nell'udienza fissata per domani e in quelle del prossimo giorni, sarà la volta del discussioni da parte dei due pm titolari dell'inchiesta, Walter Cotugno e Massimo Terrile, che affronteranno la discussione in cui spiegheranno le motivazioni per cui sono stati richiesti i rinvii a giudizio i cinquantanove indagati.

Contrariamente a quanto paventato dai familiari delle vittime il processo andrà avanti anche durante i giorni feriali prima di Natale e prima di Capodanno.

Un segnale forte della procura come a ribadire l'attenzione verso uno dei processi più importanti celebrati a Genova.
All'udienza di oggi presenti alcuni dei familiari delle vittime della tragedia.

 

(Notizia in aggiornamento)

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