GENOVA -Ha prima danneggiato il televisore della mamma, poi è andato nella casa della sorella e ha minacciato anche lei con un pezzo di legno.
L'escalation di un cinquantenne in un preda a raptus nervoso avvenuto in via Montanella, al Cep di Prà, ha riportato alla mente la tragedia dei fratelli Alice e Alberto Scagni, a Quinto, in cui il uomo dopo l'ennesima minaccia ai membri della sua famiglia colpevoli di non dargli soldi ha ucciso a coltellate la sorella.
Gli agenti arrivati al Cep appena hanno capito cosa era accaduto è subito venuta in mente la tragedia di Quinto, in cui i genitori dei due fratelli hanno poi denunciato la polizia e il servizio di salute mentale perchè a loro dire hanno sottovalutato le loro denunce prima dell'omicidio.
Per questo i poliziotti si sono subito mobilitati per rintracciare e rendere inoffensivo il cinquantenne che aveva minacciato mamma e sorella. L'uomo però era barricato nella sua casa: per fortuna, dopo poco tempo, è stato lui stesso a convincersi che era meglio desistere e fari visitare in ospedale.
Il cinquantenne infatti convinto dagli agenti con un fitto dialogo di mediazione ha raggiunto da solo l'ospedale dove i medici gli hanno somministrato una terapia a base di sedativi.
Questo non gli ha impedito di essere denunciato per una serie di reati che vanno dal danneggiamento alle minacce.
La vicenda è stata segnalata alle autorità con l'avvio dei protocolli di prevenzione Scudo e Eva che vengono redatti dalle forze di polizia per segnalare casi in cui si ravvisano reiterate violenze in ambito familiare e non solo.
IL COMMENTO
La zona buia dell’adolescenza e la campagna che non attira
La contestazione delle “periferie” e l’ascesa delle nuove destre in Europa