Cronaca

L'assessore ai Servizi Sociali di Genova: "I ragazzi di via del Molo saranno tutti trasferiti, ma servono più controlli delle forze di polizia"
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GENOVA -"I quindici minori stranieri non accompagnati presenti nel centro di accoglienza di via del Molo entro fine settembre saranno trasferiti altrove per lasciare spazio alla programmata ristrutturazione della struttura".

Dopo il presidente del Municipio centro Est Andrea Carratù anche l'assessore ai Servizi sociali del comune di Genova Lorenza Rosso conferma a Primocanale che i giovani stranieri presenti nello storico asilo notturno Massoero di via del Molo saranno tutti trasferiti in altri siti entro un mese.

"Stiamo valutando altre dislocazioni per quei ragazzi - spiega la Rosso - andranno in altri siti che sono in via di valutazione, ma è bene precisare che non possiamo sbatterli per strada e abbiamo il dovere di assisterli e aiutarli ad integrarsi".

L'assessore così risponde anche agli abitanti di via del Molo, nel centro storico, che dopo l'ennesima notte di tensione, con tanto di abitanti che minacciano di indossare i panni dei giustizieri fai da te, e questa sera, mercoledì 17, alle 21 parteciperanno a un'assemblea pubblica autoconvocata.

Gli abitanti sono infuriati per la presenza dei minori stranieri: "Non passa giorno che quei ragazzi non commettono reati - ha spiegato stamane una donna abitante nella zona -, qui ragazzini rubano ai clienti dei ristoranti del Porto antico, danneggiano moto e auto posteggiate, molestano le ragazze, così non si può andare avanti".

L'assessore Rosso ammette che la situazione è delicata, e a chi dice che la soluzione potrebbe essere quella di decentrare i centri di accoglienza ricorda l'esempio dell'ostello di Righi: "Lì quei ragazzi erano lontani dalle case, eppure è scoppiato il finimondo. E dovunque li abbiamo trasferiti, da Nervi a Castelletto, è salita la tensione".

L'amministratore in modo indiretto risponde anche a chi critica gli educatori, apparsi in evidente difficoltà nel gestire i minori non accompagnati: "Stiamo lavorando affinchè le cooperative possano lavorare meglio, ma la situazione non è facile neanche per loro visto sono preparati come educatori ma non come vigilantes" spiega Rosso, che aggiunge ancora, come a rassicurare i genovesi: "Tutti i futuri centri di accoglienza saranno strutturati in modo di accogliere un numero limitato di minori, per rendere più facile la loro gestione".

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