GENOVA -Nell'agosto 2003 l'omicidio del giovane dipendente di un porno shop al civico 13, un mese e mezzo fa il presunto delitto di una rumena trovata in un lago di sangue al civico 3, due giorni fa, il 2 agosto, un'altra morte misteriosa nella stessa via e sempre al civico 3.
Vittima un genovese di cinquant'anni rinvenuto senza vita dal coinquilino. E così via Orgiero, un budello non lontano da via Fillak, a Sampierdarena, con il passare degli anni sta diventando la strada delle morti misteriose.
L'ultimo decesso, appunto di due giorni fa, riguarda un genovese con un passato complicato dalla dipendenza da sostanze: ma il compagno con cui condivideva l'appartamento di via Origiero ha raccontato ai poliziotti delle volanti che quando è uscito di casa l'amico stava bene ed era sereno, "non sapevo fosse stato tossicodipendente".
Al rientro in casa, invece, ha trovato il cinquantenne morto nel bagno: inutile l'intervento degli operatori del 118, il cuore dell'uomo si era già fermato.
E' stato il medico legale di turno sopraggiunto nell'abitazione dopo la prima ispezione superficiale sulla salma ad avvallare la necessità di effettuare un'autopsia, poi disposta dal magistrato di turno.
Apparentemente nella casa tutto appariva in ordine e non sono state trovate tracce di scasso alla porta e nè di violenze sul corpo dell'uomo: ma sarà solo l'autopsia e le indagini dei poliziotti della squadra mobile a chiudere questo giallo, l'ennesimo che si materializza nella stagione calda nella stradina popolare di via Orgiero.
IL COMMENTO
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