GENOVA -"Non ho premeditato di ucciderla, la corda che ho usato per strangolare mia moglie era lì fuori...".
Lo ha detto Sebastiano Cannella, l'escavatorista che mercoledì scorso ha ammazzato la compagna di una vita Marzia Bettino nella loro villetta nel verde di San Biagio, in via della Riviera, sulle alture di Bolzaneto.
Il movente? La gelosia e la paura di perdere tutto perchè dopo una vita di sacrifici e di lavori per mettere a posto quella casa, di proprietà della moglie, lui rischiava di perdere ogni cosa e rimanere solo.
A riportare le parole di Cannella - rinchiuso nel carcere di Marassi - è il suo legale Marco Piccardo, che insieme al collega Roberto Ruggiero seguiva la pratica di separazione dell'uomo.
Una separazione, quella della coppia, richiesta a malincuore dalla moglie perché lui era ossessionato dalla gelosia. Negli ultimi tempi si era convinto che la donna lo tradisse con uno dei pochi vicini di casa della zona.
Una fragilità emotiva, quella dell'edile, che si è sommata alla paura di perdere la casa nel verde che lui stesso, edile ed escavatorista, ha ristrutturato per anni ma di proprietà della moglie.
Era stato il figlio Andrea a parlare di premeditazione durante un'intervista a Primocanale perchè non aveva mai visto prima la corda usata dal papà per uccidere la mamma, "forse l'ha comprata nei giorni scorsi" ha ipotizzato.
Ma il padre davanti al giudice durante l'udienza di convalida del fermo ha raccontato un'altra storia: "La corda che ho usato era quella utilizzata per raccogliere la canna dell'acqua, il mio assistito l'ha presa in giardino - riporta ancora l'avvocato Piccardo - Cannella ha perso la testa e ha visto nero mentre era con Marzia nella taverna dove stavo trasferendo le sue cose dopo essere stato mandato via da casa".
"Ho capito allora che stavo perdendo tutto - ha sottolineato Cannella - e mentre ero fuori dalla taverna per prendere un po' di aria ho visto nero...".
Ha visto nero e sorprendendola alle spalle ha stretto quella corda al collo della moglie, 58 anni come lui, la madre dei due figli, il più grande dei quali, Andrea, 31 anni, lo sta per rendere nonno, visto che la nuora avrà un bambino a gennaio.
"Solo ora Sebastiano si sta rendendo conto che non solo ha perso Marzia, ma che ad ucciderla è stato lui - ribadisce l'avvocato Piccardo -, e solo ora si sta rendendo conto che ha perso anche i due figli, che non vogliono più vederlo".
Cannella ha pochi precedenti penali, fra cui quello di avere sparato alcuni colpi con una pistola di una scacciacani contro alcuni sconosciuti che credeva dei ladri d'appartamento. Il tutto durante delle ronde che aveva lui stesso organizzato con altri vicini di casa per prevenire i furti in casa nella zona di San Biagio.
IL COMMENTO
La zona buia dell’adolescenza e la campagna che non attira
La contestazione delle “periferie” e l’ascesa delle nuove destre in Europa