GENOVA -Violenza sessuale di gruppo di quattro minori stranieri non accompagnati a Genova in danno di una sedicenne: un fatto gravissimo perchè i quattro ragazzi, due tunisini e due egiziani, avrebbero approfittato di una ragazzina "fragile" anch'essa ospite all'interno di una struttura gestita da un'associazione no profit.
L'aggressione è stata denunciata dagli operatori del centro di Genova dove è avvenuta la violenza.
La ragazza è stata trasferita d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale Galliera: qui i medici in presenza di una psicologa e gli assistenti sociali l'hanno sottoposta a una serie di visite mediche per accertare la violenza.
I responsabili del pronto soccorso hanno avvertito del fatto il numero unico del 112: nell'ospedale sono giunti i poliziotti delle volanti e poi gli investigatori della sezione reati contro la persona della squadra mobile.
Le indagini hanno permesso di identificare i quattro minori ritenuti autori della violenza che sono stati poi sottoposti a un fermo per il reato di violenza di gruppo: due di loro sono stati anche denunciati per non avere rifiutato di fornire le proprie generalità.
Nei giorni scorsi un altro minore non accompagnato era stato denunciato per violenza sessuale per avere aggredito e baciato una ragazza su una spiaggia genovese.
Quella dei minori stranieri non accompagnati è un'emergenza nazionale perché il loro numero, in coincidenza con il ritorno degli sbarchi di massa dei barconi di clandestini sulle coste di Lampedusa, è aumentato a dismisura in ogni regione: a Genova la conferma dal presidente del tribunale dei minori Luca Villa che ha precisato che solo nei primi sette mesi dell'anno sono stati accolti 380 minori, tanti quanto l'intero 2021.
Villa ha poi sottolineato che i minori non accompagnati che commettono reati gravi al compimento della maggiore età si vedranno negare il permesso di soggiorno e rimpatriare al Paese di provenienza.
Dopo l'ondata di albanesi degli anni passati, i minori che si sono presentati negli ultimi mesi con la valigia o lo zaino davanti alla questura sono soprattutto egiziani e tunisini.
Sull'aumento di minori stranieri non accompagnati sono state aperte delle indagini dalle procure di più regioni: si ritiene che dietro questo imponente flusso di ragazzini indirizzati in Italia possa esserci un commercio di adolescenti che parte dalle coste della Libia.
Paese, quello nordafricano, dove dopo la caduta di Gheddafi vige una grave instabilità politica in cui trovano spazio ras locali che si arricchiscono con il traffico di clandestini. Sulle località costiere sono denunciate sistematiche violazioni dei diritti umani nei confronti delle migliaia di persone arrivate lì con la speranza di salire sui barconi e le vecchie carrette del mare dirette in Italia.
IL COMMENTO
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