Cronaca

Il segretario Uil Pagani: "Polizia Penitenziaria non deve essere l’agnello sacrificale del sistema"
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SANREMO  - Nuovi disordini nel carcere di Sanremo, dove ieri mattina verso le ore 7.30 due detenuti hanno distrutto la propria cella per poi darle fuoco, causando la propagazione del fumo per tutto il reparto della struttura e seminando il caso tra gli altri detenuti.

Dopo il rapido intervento della polizia penitenziaria, le fiamme sono state domate con idranti ed estintori, mettendo così in sicurezza la sezione che è stata sgomberata: sono stati 50 i detenuti evacuati e messi in salvo nel cortile passeggi.

A dare notizia del fatto il segretario generale Liguria della UILPA Polizia Penitenziaria Fabio Pagani, che fornisce altri particolari “Ai poliziotti di Sanremo il plauso e tutta la nostra gratitudine per aver impedito, con il loro coraggio, conseguenze molto più gravi. Purtroppo non è un caso isolato, troppi gli episodi di violenza nel carcere di Valle Armea . Le condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria presso la Casa Circondariale di Sanremo sono ormai divenute insostenibili e molto difficili, turni di lavoro di otto ore anziché delle 6 previste, ferie arretrate da smaltire, che si aggiungono ai restanti problemi, ritardi e  mancata manutenzione dei fabbricati e soprattutto assenza di organizzazione .

"Lunedì - prosegue Pagani - arriveranno a Sanremo 46 neo agenti: bisogna ripristinare l'ordine e la sicurezza e la Polizia Penitenziaria non deve essere l’agnello sacrificale del sistema. Non è un incremento di organico" - precisa il sindacalista UIL - "perché entro Settembre saranno trasferiti da Sanremo  45 Poliziotti."

"Troppi i casi di violenza e aggressione che si stanno registrando in quest'ultimo periodo, che si vanno ad aggiungere all'ormai cronica carenza di personale. Auspichiamo quindi che l'Amministrazione Centrale intervenga con adeguati e urgenti provvedimenti, individuando le giuste soluzioni e assumendo le dovute iniziative per garantire sicurezza e incolumità agli uomini in servizio e dell'intero istituto" - conclude Pagani.