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L'idea è del costruttore Giuseppe Chesi, venuto a mancare qualche anno fa, che ha avuto l'illuminazione quasi per caso
1 minuto e 12 secondi di lettura
di Filippo Serio

Un presepe interamente costruito con materiali di recupero, "abitato" da tante statuine di sughero colorate che rappresentano i personaggi della storia al tempo di Gesù.

Poco distante dal celebre presepe meccanizzato, il Museo dei Cappuccini nel centro di Genova si arricchisce con un'altra rappresentazione della Natività, in formato sicuramente più ridotto, ma in maniera del tutto originale. Ecco il primo presepe 'ecosostenibile' e totalmente creato con materiali di riciclo.

150 figure azionate da una ruota di bicicletta: il presepe meccanico racconta la vita al tempo di Gesù

Presepe a impatto zero

Per realizzare il presepe sono stati utilizzati materiali comuni e facilmente reperibili, che invece di essere gettati tornano in vita in maniera originale e divertenteIl curatore del Museo Luca Piccardo spiega che "l'ambientazione e lo sfondo sono realizzati con polistirolo, i personaggi invece sono in realtà tappi di bottiglie di spumante, vestiti con vecchi pezzi di maglione, usati anche per barba e capelli, mentre per le braccia sono stati usati i bastoncini di legno dei ghiaccioli. E per cappelli e decorazioni varie, bastano dei semplici bottoni"

Un'idea nata da un tappo di bottiglia

L'idea è del costruttore Giuseppe Chesi, venuto a mancare qualche anno fa, che ha avuto l'illuminazione quasi per caso: "Un giorno, mentre guardava la televisione sul divano di casa, si è trovato con un tappo di una bottiglia in mano. Si dice che abbia immaginato il tappo come una figura umana, e da lì è partita l'idea di realizzarne un presepe."

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