IMPERIA - Rilevata una distilleria abusiva nel carcere di Imperia. A denunciare il fatto il SAPPE - Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria - che con un nota stampa afferma come "il mese di giugno dell’aver rivenuto, all’interno di una cella, abilmente occultato, un alambicco artigianale e diversi chili di frutta macerata pronta per la distillazione di grappa.
Il SAPPE denuncia il fatto che il carcere di Imperia manchi di personale, ma che nonostante questo le operazioni di controllo vengono comunque eseguite: "Nonostante la grave e documentata carenza d’organico, in due diversi episodi è stata impedita la “consegna” di sostanze stupefacente, volata all’interno del carcere. La stessa era avvenuta attraverso i lanci dalla attigua strada comunale, in modo tale che l’involucro sarebbe potuto tranquillamente essere prelevato dal cortile passeggi confinante per l’appunto con la strada comunale. La Polizia Penitenziaria di controllo ha notato questi strani movimenti ed è prontamente intervenuta evitando che la merce giungesse al cliente”.
Per Michele Lorenzo, segretario nazionale per la Liguria del SAPPE pare "ovvio che esista un sistema di comunicazione tra l’interno e l’esterno che consente di architettare l’introduzione di qualsiasi oggetto o sostanza. E’ allora indispensabile bloccare le comunicazioni telefoniche clandestine, attraverso apparecchi che inibiscono le frequenze telefoniche, è necessario snellire le procedure di controllo all’interno delle celle ed è indispensabile potenziare il sistema di videosorveglianza”.
Donato Capece, Segretario Generale del SAPPE afferma che "I rinvenimenti sono avvenuti grazie all'attenzione, allo scrupolo e alla professionalità di Personale di Polizia Penitenziaria in servizio. Sulla questione relativa all'utilizzo abusivo di telefoni cellulari e di altra strumentazione tecnologica che può permettere comunicazioni non consentite è ormai indifferibile adottare tutti quegli interventi che mettano in grado la Polizia Penitenziaria di contrastare la rapida innovazione tecnologica e la continua miniaturizzazione degli apparecchi, che risultano sempre meno rilevabili con i normali strumenti di controllo".
Il SAPPE chiede ai vertici ministeriali un netto “cambio di passo” nelle attività di contrasto all’indebito possesso ed uso di telefoni cellulari e droga in carcere “a tutela di coloro che in prima linea delle sezioni detentive del carcere di Imperia rappresentano lo Stato, ossia gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria”.
IL COMMENTO
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