Cronaca

Imbrattata per la seconda volta
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GENOVA - Fa ancora dividere la statua di Giorgio Parodi, l'aviatore colonialista fondatore della Moto Guzzi a cui è dedicata una statua a Genova in belvedere delle Cappuccine. Nella giornata di domenica 5 dicembre sono comparse scritte di odio a bomboletta di colore rosso sul suo petto e sulla sua schiena: sul tronco infatti appare la sigla LGBT (che contraddistingue la comunità delle diversità di genere sessuale), mentre sulla schiena una grossa A, simbolo degli anarchici. E la scritta: "Agli anarchici il carcere ai fasci le statue".

Già a maggio, in occasione della sua inaugurazione, la statua era stata oggetto di forti contestazioni. Mentre si attendevano le Frecce tricolori che sotto la pioggia passarono sulla testa dell'aviatore in occasione dell'anniversario dei cento anni della Moto Guzzi, fu negata per "motivi di ordine pubblico" una manifestazione che contestava la scelta di dedicare all'aviatore un ricordo. A ottobre il secondo episodio: la statua fu imbrattata di escrementi. Il gesto fu rivendicato da Genova Antifascista su Facebook con queste parole: "Questa statua rappresenta uno sfregio per la nostra storia".

E dopo l'ennesimo imbrattamento arriva anche una lettera da parte della famiglia "profondamente colpita dalla strumentalizzazione di una figura ancora oggi ricordata per l'operosità a beneficio della comunità". Con una serie di precisazioni storiche che partono proprio dalla sua uniforme: Giorgio Parodi indossa quello della Regia Aeronautica e non una divisa fascista.

La famiglia invita "quanti hanno reagito violentemente a meglio approfondire la materia, acquisire informazioni storicamente documentate e disinnescare pericolose campagne d’odio contro chi ha creato lavoro e portato benessere sociale per molte famiglie, oltre ad avere sempre generosamente sostenuto istituti come il Don Orione".