Cronaca

"Ma si vuole anche ricordare come il diritto di cronaca si eserciti anche attraverso le immagini e i primi piani dei protagonisti delle udienze. Specie in un processo unico come quello che inizierà a Genova" si legge nella nota
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GENOVA- Lo aveva detto Egle Possetti ai microfoni di Primocanale e ora lo ripetono Fnsi, Ordine dei giornalisti della Liguria, Associazione Ligure Giornalisti e Gruppo Cronisti Liguri. "Vogliamo che la gente senta quel che avviene nel processo, speriamo che abbia un risalto mediatico importante. I cittadini devono sentire quel che accade in aula e avere informazioni di prima mano". Così la presidente del Comitato Ricordo Vittime Morandi a cui ora la categoria dei giornalisti fa eco.   

"Stupisce - rilevano sindacato e Ordine - la decisione del collegio giudicante del tribunale di Genova che ha respinto nei giorni scorsi la richiesta di alcune emittenti televisive di riprendere in maniera completa il procedimento. I giudici hanno solo concesso la possibilità di riprendere per un tempo limitato di dieci minuti solo la prima udienza. Una concessione simile a quella che viene riconosciuta nei concerti di musica e che viene giudicata inaccettabile e che non soddisfa assolutamente il diritto di cronaca e quello dei cittadini ad essere informati".

Il processo, a carico di 59 persone, inizierà il 7 luglio a Genova. Le accuse sono di omicidio colposo plurimo, omicidio stradale, crollo doloso, attentato alla sicurezza dei trasporti, falso, omissione di atti di ufficio e rimozione dolosa di dispositivi di sicurezza: secondo la procura, buona parte degli indagati immaginava che il ponte sarebbe potuto crollare e nonostante questo, nessuno fece niente per evitarlo, puntando al massimo risparmio nelle manutenzioni per garantire più alti dividendi ai soci. 

Tra un mese il processo Morandi, Possetti: "Che sia visibile a tutti"-LA NOTIZIA

Per i rappresentanti della categoria, "è pur vero che in tribunale sarà allestita una sala stampa a disposizione dei giornalisti dove sarà proiettato il processo grazie alle immagini di una telecamera fissa ministeriale. Ma si vuole anche ricordare come il diritto di cronaca si eserciti anche attraverso le immagini e i primi piani dei protagonisti delle udienze. Specie in un processo unico come quello che inizierà a Genova".

"Per questo – concludono – verrà inoltrata una richiesta al tribunale per dare la possibilità alle emittenti televisive di raccontare puntualmente tutte le udienze del processo Morandi".

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