Davvero un venerdì nero quello di questo 29 novembre, ma non per il Black Friday di cui - per la prima volta in tanti anni - avrei voluto approfittare per fare qualche acquisto a prezzi scontati e nemmeno soltanto per lo sciopero generale. Dalle 11 di giovedì sono rimasta senza bancomat e carte di credito, una sola moneta da un euro in tasca e l'impossibilità di fare un qualsiasi acquisto, che sia il biglietto dell'autobus o un tramezzino al bar. Sì, anche io sono rimasta vittima del caos bancomat: sono andati in tilt i circuiti di pagamento Bancomat, Pagobancomat e Nexi, lasciando tutti i clienti di Bper e Bpm senza la possibilità di pagare col Pos, fare acquisti online o di prelevare i contanti. Ma sono arrivate anche diverse segnalazioni per disservizi sul circuito di pagamento Visa e alcune su Paypal e Apple Pay. Una vera e propria paralisi che fa riflettere.
L'imbarazzo alla cassa
Centralini bancari in tilt, pagamenti non andati a buon fine, lunghe file alle casse e persone che si sono precipitate a recuperare i contanti a casa: in molti genovesi si sono trovati nella mia stessa situazione quando, imbarazzata, ho provato ad acquistare una merenda dal panificio e il pagamento non è andato a buon fine. Ed è lì che mi sono accorta di essermi arresa anche io alla comodità e alla pigra abitudine di non portare con me un portafoglio con spiccioli e contanti, al fare i conti sui resti per controllare che siano giusti, ad andare a prelevare di tanto in tanto qualche cara 'vecchia' banconota. Ormai anche il caffé al bar si paga col Pos, eccetto che dal noto caffé Mangini in Piazza Corvetto che oggi si prende una bella rivincita.
Niente acquisti per il Black Friday
Inutile, ogni tanto provo a riaggiornare la app della banca, ma vengo subito scoraggiata da un grosso avviso: "i rallentamenti sui sistemi di pagamento, carte e prelievi, persistono a causa di un’interruzione di rete in Italia di Worldline, con impatto sui servizi Nexi e Bancomat. Il traffico al nostro Servizio Clienti è molto congestionato perchè, comprensibilmente, ci state chiamando in tanti per chiedere informazioni. Stiamo facendo il possibile per accogliere tutte le telefonate ma i tempi di attesa sono lunghi e in aumento".
Per gli acquisti che avevo in programma, il carrello dovrà aspettare. Non posso ricaricare la carta prepagata e non ho altri sistemi di pagamento che posso utilizzare. Un bel danno per chi magari stava aspettando questa giornata per comprare a prezzi un po' più scontati.
Una vana speranza
La causa dei problemi tecnici sulla rete nazionale "è stata identificata. I lavori di installazione delle tubature del gas da parte delle autorità locali hanno danneggiato gravemente i cavi e la rete del nostro fornitore". Leggo la nota nota Worldline che spiega: "Si prevede che i lavori di ripristino da parte del nostro fornitore inizieranno in giornata". Nel frattempo Worldline "sta lavorando incessantemente all'individuazione di potenziali soluzioni per riattivare i servizi, in attesa del ripristino dell'infrastruttura fisica". E chissà se entro la fine della giornata la situazione tornerà alla normalità.
Un euro in tasca
Nel frattempo accarezzo quell'euro lucente rimasto nella mia borsa, quasi fosse un oggetto un po' vintage. E mi ricordo quando con quell'euro andavo a comprare una bella slerfa di focaccia o di quando li raccoglievo nel mio salvadanaio da piccola, euro dopo euro. Con solo quell'euro in tasca oggi non potevo comprare il biglietto dell'autobus al tabacchino, io che di solito lo acquisto sulla app di Amt, e - nella giornata dello sciopero generale - ho deciso di farmi una passeggiata e andare a piedi al lavoro. Un regalo che vale forse più di quell'acquisto che dovevo fare online.
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