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La notizia non è nuova, ma è sicuramente stata sottovalutata: una settimana fa per arrivare a Genova, e rubare un gol e una vittoria al Genoa, il Milan ha viaggiato in aereo.

Troppo rischioso avventurarsi lungo la terribile autostrada Milano- Genova in ambedue i percorsi, sulla Serravalle o lungo la A26. Troppi cantieri, troppe code con il rischio che i nobili garretti dei campioni rossoneri si stancassero in posizioni scomode anche sul Superpulmann della società.

L'alternativa treno? Ancor peggio, visto che non solo il tempo di percorrenza ben lungi dall'essere quello che da decenni dovrebbe essere, non è mai sicuro.

E poi come far viaggiare la squadra in mezzo alla folla ancora diretta a Genova e alla Riviera per l'ultimo scampolo di estate? Leao come ne sarebbe uscito?

E allora come si fa? Hanno pensato i sagaci dirigenti rossoneri per far giungere i loro giocatori belli freschi e pronti allo scasso con furto, che si sarebbe perpetrato a Marassi?

Un bel charter. Partenza Linate, arrivo Cristoforo Colombo. Decollo, discesa quasi immediata, con ampia giravolta sopra l'Appennino e atterraggio in circa mezz'ora al Cristoforo Colombo. Viaggio sicuro, tranquillo, protetto anche dall'alta pressione dell 'anticiclone africano. Altro che le curve micidiali della Serravalle_ Genova. E le sventagliate di tramontana in fase di atterraggio!

Eccola lì la soluzione, ma anche il paradigma, al di fuori della partita con il Genoa di qual è la situazione delle autostrade liguri e sopratutto quella del tratto Milano-Genova.

Altro che Terzo valico che non finisce mai, altro che tratto Tortona-Voghera-Milano, che ora tutti scoprono -ohibò- perfino gli agenti marittimi e gli spedizionieri, che manca anche la progettazione! Altro che treno “veloce” o “velocetto” della propaganda ligure di qualche anno fa.

Altro che il terno a lotto di viaggiare su una tratta che, ferroviariamente parlando, impiega a portare a destinazione i suoi passeggeri il tempo di venti-trenta-quaranta anni fa. Altro che l'autostrada, che tra cantieri e code, impegna il viaggiatore nello stesso tempo di quando c'era solo una corsia, costruita con il piccone e la pala da Mussolini, con inaugurazione nel 1938. Quando ti va bene, perchè puoi metterci di più e se vai sulla A 26 nel tratto Masone -Voltri puoi stare ben più dei 90 minuti di una partita di calcio, in un senso e nell'altro.

Ecco la soluzione di tutto, in attesa che finiscano il Terzo Valico 2026, ma a una canna sola, come ci ha detto il viceministro Edoardo Rixi, se prendi il treno.

E in attesa che finiscano i cantieri, mistero glorioso, in secula seculorum sulla autosstrada-incubo.

Un bel aereo, grande piccolo, rotta Linate-Genova andata e ritorno, prezzi forfettarie, navette sicure.

Incominciamo a capire perchè hanno scelto come presidente dell'aeroporto di Genova un manager-drago come Alfonso Lavarello, uno che ha portato i turisti nella Cuba di Fidel, dopo gli anni dell'embargo totale. Ecco perchè si mormora sotto traccia che si sta progettando al Colombo una seconda pista. Servirà all'esplosivo traffico Milano-Genova, un business mica da poco sul quale potrebbero buttarsi imprenditori coraggiosi e spregiudicati, nuove compagnie aeree.

In fondo qualche anno fa non esisteva una linea Genova-Malpensa per portare i viaggiatori nel grande hub milanese, che, però, è un po' più scomodo di Linate?

Resta il prezzo del biglietto, ma se si pensa a quanto si pagano le autostrade per viaggiare 10 chilometri all'ora......

Insomma il Milan ci ha fatto infuriare, ma una dritta ce l'ha data....