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Di storie noi giornalisti ne sentiamo tante. Ogni giorno, più o meno interessanti. Alcune ci colpiscono, altre ci scivolano addosso altre ci fanno riflettere. Il racconto di Alfonso Attanasio che pubblichiamo oggi sul nostro sito purtroppo non svela nulla di nuovo ma la sua pacatezza e la sua voglia di farcela mi ha fatto venire in mente l'immagine dei soldati giapponesi resistenti della seconda guerra mondiale.

Attanasio guida un’azienda leader del settore che ha sede a Carasco, nell'entroterra di Chiavari. Un’azienda sana a conduzione familiare ma con professionalità importanti e ricercate. Spiga Gas produce glicerina e la esporta ovunque. Ma ogni giorno deve fare i conti con le criticità delle nostre autostrade che mettono a dura prova i nervi di autisti, impiegati e personale costretto a perdere ore per ovviare al problema.

Per raggiungere Carasco l’uscita consigliata è Chiavari, ma potrebbe andare bene anche Lavagna. Ma i camion più grossi sono invece costretti a passare da Sestri Levante perché è l’unica uscita più ampia. Pensate un mezzo pesante che deve percorrere le strade interne: perdita di tempo e denaro per l’azienda, disagio per gli autisti, disagio per gli abitanti dei tranquilli paesini che sono costretti ad attraversare.

Spiga Nord prima dell’estate ha comprato alcune autocisterne che a ottobre non sono ancora arrivate: un bel danno. Perché? Perché per arrivare, essendo trasporti eccezionali, necessitano di strade libere e ampie. Caratteristiche che non sono proprie delle autostrade liguri martoriate da mille cantieri che aprono e chiudono in maniera schizzofrenica. E così, per ora, niente cisterne e tanti saluti.

“Gli autisti preferiscono non venire in Liguria” dice Attanasio. E purtroppo non solo gli autisti ma anche aziende che preferiscono imbarcare le merci da altri porti rispetto ai nostri sempre più difficili da raggiungere. 

I lavori sulle autostrade vanno fatti per rimediare errori e orrori del passato, ma i cantieri vanno coordinati e soprattutto organizzati per tempo senza chiusure improvvise e amare sorprese.

Spiga Nord è un’azienda sana che lavora bene e che resiste, come tantissime che operano nella nostra regione che non devono essere come i soldati giapponesi. Devono semplicemente essere messe nelle condizioni di lavorare.