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GENOVA - Anche la Liguria celebra la festa del 2 Giugno. A 76 anni dal referendum che cambiò il volto istituzionale dell'Italia sono tanti gli avvenimenti in programma in tutta la regione. Alle 10 in piazza Matteotti a Genova la consegna delle Onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica. Il Prefetto di Genova, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose passerà in rassegna lo schieramento della compagnia d’onore in armi.

I premiati sono: Claudio Puppo - Vice presidente nazionale associazione Anglat (Ufficiale); Massimo Bisca - Presidente provinciale Anpi Genova (Cavaliere); Claudio Borzone - Capo reparto corpo nazionale vigili del fuoco, capo distaccamento Genova Est (Cavaliere); Gabriella Bruzzone - Vice prefetto della Prefettura di Genova (Cavaliere); Filippo Inserra - Sottufficiale dell'esercito (Cavaliere); Cosimo Orlando - Ufficiale dell'esercito (Cavaliere); Dino Passano - Capo squadra esperto del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco (Cavaliere); Stefano Piccolo - Vice prefetto della Prefettura di Genova (Cavaliere).

Il prefetto Franceschelli consegnerà, inoltre, la Medaglia d’Onore conferita ai cittadini italiani - sia militari che civili - deportati o internati nei lager nazisti durante il secondo conflitto mondiale, e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Si tratta di Attilio Aportis - Internato a Stalag II Neubrandenburg (Germania); Colombo Bursani - Internato a Linz Donau; Massimo Delfante - Internato a Kaiser Steinbruck XVII A (Vienna), Off lager 366 Siedlec (Polonia), Witzendorf (Germania) e Hannover; Matteo Pietro Ivaldi - Internato a Stettino Luckenwalde

A Genova aperti i palazzi istituzionali per permettere a tutti i genovesi e turisti di ammirare le bellezze artistiche che hanno segnato la storia del Paese. Il gran finale la sera alle 22 con Primocanale in diretta per i fuochi d'artificio in piazza De Ferrari e la musica che accompagnerà la serata nel segno del tricolore e della Repubblica italiana. 

Ma quello di oggi è un momento complicato a livello mondiale con la crisi causata dal conflitto russo-ucraino e dalle conseguenze economiche mondiale. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato i valori di libertà contenuti nella Costituzione come simbolo e segno dell'autodeterminazione e della pace: "Con la Costituzione l’Italia ha imboccato con determinazione la strada del multilateralismo, scegliendo di non avere Paesi nemici e lavorando intensamente per il consolidamento di una collettività internazionale consapevole dell’interdipendenza dei destini dei popoli, nel rispetto reciproco, per garantire universalmente pace, sviluppo, promozione dei diritti umani - ha commentato il Presidente della Repubblica -. Ci ha spinto e ci spinge il solenne impegno alla rinuncia della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali. Oggi, l’amara lezione dei conflitti del XX secolo sembra dimenticata: l’aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa, pone in discussione i fondamenti stessi della nostra società internazionale, a partire dalla coesistenza pacifica. Trovarsi, nel continente europeo, nuovamente immersi in una guerra di stampo ottocentesco, che sta generando morte e distruzioni, richiama immediatamente alla responsabilità; e la Repubblica italiana è convintamente impegnata nella ricerca di vie di uscita dal conflitto che portino al ritiro delle truppe occupanti e alla ricostruzione dell’Ucraina. Non è un conflitto con effetti soltanto nel teatro bellico. Le conseguenze della guerra riguardano tutti".

E ancora: "Con lucidità e con coraggio occorre porre fine alla insensatezza della guerra e promuovere le ragioni della pace. L’incancrenirsi delle contrapposizioni conduce soltanto ad accrescere i serbatoi dell’odio, a negare le ragioni della libertà, della democrazia, della giustizia internazionale dei popoli, valori incompatibili con chi promuove conflitti. Esistono per il genere umano, con la più grande evidenza, beni condivisi e gravi pericoli comuni che obbligano a superare ogni egoismo, ogni volontà di sopraffazione. Occorre ripristinare una rinnovata legalità internazionale. Con questa convinzione e in questa prospettiva auguro a tutti buona Festa della Repubblica" conclude Mattarella.

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