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L'ordigno sarà successivamente traportato alla cava di frazione Bevera a Ventimiglia, dove sarà distrutto per combustione. Sul perché non sia esploso, ci sono diverse ipotesi: "Potrebbe trattarsi di un difetto di fabbrica"
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ARMA DI TAGGIA-"La bomba può scoppiare: malgrado sia risalente al secondo conflitto mondiale, è funzionante e la sicurezza è un aspetto da sottolineare". Così il maggiore del 32/mo Reggimento del Genio Guastatori della Brigata Taurinense, Elvio Pasquale, durante la presentazione del piano di emergenza disposto per la bonifica della bomba d'aereo trovata nel torrente di Taggia organizzata oggi.

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Il piano è stato illustrato nella sala consiliare del Comune di Taggia, alla presenza del prefetto di Imperia Armando Nanei e dei vertici delle forze dell'ordine. Domenica prossima, infatti, dalle 9 alle 21, circa 10 mila residenti in prevalenza nei Comuni di Taggia e Riva Ligure, e in minima parte a Sanremo, dovranno lasciare le proprie abitazioni o attività commerciali per le operazioni di despolettamento della bomba di aereo dissotterrata nel torrente Argentina. Si tratta di un ordigno statunitense del peso di circa mille libbre, equivalenti a 454 chilogrammi, 250 dei quali di tritolo.

Le operazioni costeranno 50 mila euro circa. Questa è la cifra messa a bilancio nel capitolo delle somme urgenze. "È un'operazione che ha un costo - ha detto stamani il sindaco di Taggia Mario Conio alla presentazione del Piano di emergenza - abbiamo comunque attivato una somma urgenza, in quanto il disinnesco viene trattato come una calamità naturale. Le voci di spesa sono parecchie, come ad esempio il servizio mensa e l'accoglienza. Il nostro impegno economico potrebbe variare tra i 30 e i 40mila euro. Attiveremo, comunque, le procedure per chiedere il rimborso al ministero o alla protezione civile". Per il sindaco di Riva Ligure Giorgio Giuffra "la nostra spesa si aggira attorno ai 15mila euro, comprese le derrate alimentari per le persone allontanate, le sanificazioni e il costo delle navette trasportare le persone non auto munite. Il prefetto di Imperia, Armando Nanei, ha sottolineato: "L'operazione andava fatta per una questione di sicurezza pubblica e viene gestita dallo Stato con le sue articolazioni sul territorio". La protezione civile regionale metterà a disposizione 300 brandine, che saranno allestite in due palestre comunali di Taggia per ospitare persone fragili. Nella base logistica dell'esercito di via Lamarmora a Sanremo arriveranno le persone positive al Covid che domenica prossima dalle 9 alle 21 circa dovranno lasciare le loro case.

"Per noi le operazioni sono già iniziate, lo scorso 10 maggio - ha aggiunto il maggiore - quando abbiamo inviato li nostro personale specialistico per realizzare la camera di espansione dove sarà collocato l'ordigno per minimizzare i rischi dovuti a una possibile esplosione". Il despolettamento "inizierà alle 9: rimuoveremo le spolette all'ordigno con una chiave a razzo telecomandata. Nel caso in cui le spolette non dovessero venire fuori, taglieremo la parte di bomba interessata".

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Una volta che la bomba sarà messa in sicurezza, il personale dell'esercito distruggerà sito e spolette. "Quest'ultime - ha aggiunto il maggiore - contengono una microcarica booster che innesca la massa più grande di esplosivo". L'ordigno sarà successivamente traportato alla cava di frazione Bevera a Ventimiglia, dove sarà distrutto per combustione. Sul perché non sia esploso, ci sono diverse ipotesi: "Potrebbe trattarsi di un difetto di fabbrica - conclude Pascale - ma può essere che non abbia impattato sul terreno con la giusta angolazione e che abbia spanciato, senza permettere l'attivazione delle spolette". 

Inoltre, il dispiegamento di forze dell'ordine sarà enorme: "Complessivamente, tra sabato e domenica saranno impegnate 200 unità delle forze di polizia, impiegate nel presidiare la zona rossa, con i varchi di accesso e l'eventuale allontanamento dei non autorizzati ma anche nel controllo del territorio, in particolare contro episodi di sciacallaggio", ha detto il questore di Imperia Giuseppe Felice Peritore.

Intanto le conseguenze del disinnesco si fanno sentire, anche sui trasporti. Su ordinanza della Prefettura di Imperia, dalle 9 alle 13 di domenica 15 maggio, sarà sospesa la circolazione ferroviaria tra le stazioni di Imperia e Ventimiglia sulla linea Savona-Ventimiglia.  In quella fascia oraria indicata la stazione di Taggia non potrà essere raggiunta da alcun mezzo. Trenitalia fa sapere che alcuni treni regionali faranno capolinea ad Albenga o Alassio e che l'orario previsto per il termine delle attività potrà essere anticipato o posticipato in base all’effettivo completamento delle operazioni programmate.

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