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Per contrastare questa minaccia, Confartigianato lancia la campagna nazionale "Occhio ai furbi! Mettetevi solo in buone mani"
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GENOVA-In Liguria sono 80 mila i lavoratori irregolari. È quanto emerge dall'ultima analisi di Confartigianato. La regione è prima in Italia per numero di realtà imprenditoriali maggiormente esposte alla minaccia del sommerso (28.402), seconda per numero di attività artigiane interessate dal fenomeno (24.855).

Il tasso di irregolarità è dell'11,8% (la media italiana è di poco superiore al 12%), con il picco del 15,8% di irregolari nel settore delle costruzioni. A livello nazionale il sommerso conta 3,2 milioni di lavoratori abusivi, vale addirittura 202,9 miliardi di euro e rappresenta ben l'11,3% del Pil e il 12,6% del valore aggiunto.

Rappresenta il terzo settore dell'economia italiana. In Italia sono 709.959 le aziende italiane più esposte alla concorrenza sleale a opera di oltre un milione di operatori abusivi che si spacciano per imprenditori, ma che di regolare non hanno nulla. Finti imprenditori che in Liguria, secondo le stime Istat, sono circa 25.800: 13.600 in provincia di Genova, 5.200 nel savonese, 3.700 nell'imperiese, 3.300 in provincia della Spezia.

Per contrastare questa minaccia, Confartigianato lancia la campagna nazionale "Occhio ai furbi! Mettetevi solo in buone mani", un'iniziativa di informazione e sensibilizzazione per sostenere l'artigianato regolare e salvaguardare i consumatori: "Un fenomeno, quello dell'abusivismo, che oltre a sottrarre lavoro e reddito ai nostri piccoli imprenditori, minaccia anche la salute e la sicurezza dei loro clienti" sostiene Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria.

I mestieri più a rischio abusivismo sono i muratori, con 11.427 microimprese artigiane sotto pressione in regione. A seguire 3.492 attività di acconciatori ed estetisti, 1.974 idraulici, 1.946 elettricisti. Si contano poi 1.713 riparatori di autoveicoli, 1.252 tassisti, più di mille riparatori di oggetti personali o di casalinghi. E ancora, 988 pittori edili, 750 potatori e giardinieri, 218 fotografi.

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