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L'arcivescovo di Genova continua a vedere la povertà e la solitudine che comporta, dilagare: "È un circolo vizioso, prima si perde il lavoro, poi non si riescono a pagare le bollette, la spesa. Si perde la dignità"
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GENOVA-I problemi continuano anche dopo la pandemia. Prima il Covid, poi gli aumenti di luce e gas. Le conseguenze non si fanno aspettare e vanno ad incidere sull'aumento del numero di persone in difficoltà. Economica, psicologica e famigliare. Si tratta di numeri enormi, con un'aumento di circa il 25% delle richieste di aiuto arrivate al Banco Alimentare da tutta la Liguria. 

La povertà dilaga con effetti che riguardano la quotidianità di migliaia di persone in tutta la regione. Solitudine e un senso di sconforto che l'arcivescovo di Genova, Marco Tasca, continua a vedere anche dopo la fine dello stato d'emergenza legato al Coronavirus. "Mi preoccupa molto. È un circolo vizioso, prima si perde il lavoro, poi non si può pagare il mutuo, la spesa.

Due persone, due genitori, sono venuti da me e mi hanno detto che non avevano possibilità di pagare. Volevano sapere cosa potevano fare. È una situazione che ho incontrato spesso in questi mesi, gente disperata che non sa come comportarsi, dove andare, a chi rivolgersi. Mi sento chiedere spesso, chi mi aiuta?"

Emergenza povertà, in Liguria +25% persone da aiutare-LA NOTIZIA

Problemi che aumentano insieme al prezzo della vita. La Liguria, infatti, è la terza regione d'Italia per maggior aumento dei prezzi per il mese di febbraio 2022 con +6,4%, solo dietro a Sicilia e Trentino Alto Adige. I dati Istat parlano chiaro: una vera e propria impennata per i prezzi di abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili, +14,1% a dicembre 2021, +20,7% a gennaio e +25% a febbraio 2022 (LEGGI QUI). Intanto a Genova e nel resto della regione aumentano anche le iniziative nate per tendere una mano a chi non riesce ad andare avanti. Esempi come il muro della gentilezza a Sestri Ponente, l'emporio solidale in Val Bisagno o la da poco inaugurata "casa per chi non ha casa", una palazzina di quattro appartamenti in Valpolcevera gestiti dalla Comunità di Sant'Egidio.

Non solo i dati delle associazioni religiose o di volontariato ma anche i numeri rilasciati dalle Istituzione fotografano una situazione che risulta in peggioramento. Sono stati 25.203 i cittadini genovesi presi in carico dai servizi sociali del Comune di Genova nel 2021 con un aumento del 48% rispetto ai 17.048 registrati nel 2017. Di fatto oltre 8mila in più in soli 5 anni. A confermarlo, il continuo aumento del numero di senzatetto (LA TRAGEDIA), persone che da un momento all'altro hanno perso tutto e si sono trovate senza un posto dove dormire. Storie che spesso, finiscono in tragedia: a fine febbraio un clochard era stato trovato morto dai volontari che si occupavano di lui in una delle strade principali del quartiere genovese di Sant'Eusebio.

Genova, spesa all'emporio solidale: "Abbiamo bisogno di volontari"-L'AIUTO

Monsignor Tasca, che già a Natale aveva auspicato un maggior impegno da parte di Istituzioni e cittadini nei confronti di chi sta affrontando un periodo difficile, questa volta rivolge il suo appello alla politica. Tendere una mano a chi è in difficoltà e tornare a riconoscere e dare spazio ai valori importanti "anche se la vera sfida del 2022 sarà il lavoro", aveva detto Tasca in occasione degli auguri di Natale ai genovesi. A poco più di un mese dalle elezioni comunali di Genova, l'arcivescovo chiede di puntare le luci dei riflettori sulla sensazione di solitudine che molti liguri stanno provando dopo anni difficili.

"Il senso di solitudine è dilagante. Ho conosciuto un uomo che mi ha detto di essere solo - continua -, nonostante avesse moglie e figli, qualcuno che lo ascolti non c'è. Ora come ora, c'è bisogno, anche a livello politico, di crescere sempre più in questo essere vicini a chi si sente solo, soprattutto nelle situazioni famigliari in cui una persona perde il lavoro, la casa, la dignità. È un messaggio molto forte al mondo politico, c'è bisogno di incrementare la nostra vicinanza a chi si sente solo".

 

 

 

 

 

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