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Le atlete ucraine sono 13. Con loro anche il commissario tecnico: "L'Italia sta facendo molto per lo sport"
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SAVONA- La piscina comunale Zanelli di Savona ospita, attraverso la società Rari Nantes Savona, la Nazionale ucraina di nuoto sincronizzato, punto di riferimento del sincro mondiale. Le atlete, terze alle Olimpiadi di Tokyo 2021, si alleneranno insieme alla Nazionale italiana in vista dei mondiali di Budapest di giugno 2022.

Ucraina, Savona accoglie la nazionale di nuoto sincronizzato in fuga dalla guerra-LA NOTIZIA

"Sarà un momento di crescita per tutti noi. Sport e guerra sono due parole che non possono stare insieme. Le nostre nazionali saranno avversarie nelle competizioni future e per questo ora siamo pronti a dare una mano per permettere loro di allenarsi al meglio", commenta la Ct della Nazionale azzurra Patrizia Giallombardo.

"Il presidente della Federazione italiana nuoto Paolo Barelli è intervenuto un mese fa per creare un corridoio umanitario tra Ucraina e Italia. Dopo la tappa a Ostia le ragazze del sincro hanno trovato grazie all'interessamento della Regione Liguria, una sistemazione a Savona, fiore all'occhiello di questo sport. Ringrazio l'assessore regionale alle politiche abitative Marco Scajola e l'assessore allo sport Simona Ferro per la collaborazione", commenta Silvio Todiere, presidente Fin Liguria. 

Le atlete ucraine arrivate a Savona sono 13, accompagnate dal Commissario tecnico e da alcuni collaboratori. Diciannove persone in tutto che alloggeranno in cinque diversi alloggi di edilizia libera di Arte Savona. Gli appartamenti sono stati arredati con il contributo della Federazione italiana nuoto. 

"Questo è il primo gruppo di profughi ucraini che accogliamo nei nostri alloggi – ha detto l'assessore regionale all'Urbanistica Marco Scajola - messi a disposizione da Regione Liguria attraverso Arte. Si tratta di cinque appartamenti di edilizia libera che non vengono sottratti a nessuna graduatoria. Un progetto di grande umanità nato alcune settimane or sono dopo essere stati contattati dai rappresentanti della Federazione Italiana Nuoto. Le ragazze erano da poco arrivate a Roma per una prima accoglienza e ci hanno chiesto se c’era la possibilità in Liguria di un'accoglienza più ampia e strutturata. Noi ci siamo organizzati, abbiamo lavorato con la Prefettura di Savona che ringrazio e siamo arrivati ad oggi all’arrivo delle ragazze che potranno riprendere la loro attività sportiva nella piscina di Savona. Una risposta umana, ma anche sportiva per le atlete”.

"Lo sport come linguaggio universale dimostra di essere anche uno strumento di coesione sociale - ha dichiarato l’assessore regionale allo sport Simona Ferro - e oggi poter vedere che le sincronette ucraine hanno a disposizione una nuova vasca per potersi allenare e d avere una vita il più normale possibile è una grandissima soddisfazione per tutti noi. Anche oggi il mondo sportivo ha dimostrato di avere un gran cuore".

 

 

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