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Profuga accusata di abbandono di minori: il figlio, 12 anni, era in casa con la sorellina di 10 anni
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GENOVA -Un bimbo straniero di 12 anni solo in strada in piena notte che piange chiedendo della mamma.

E' partito da questa struggente segnalazione di alcuni passanti l'intervento della polizia che alle 23.45 ha fatto finire nei guai la mamma del bambino, una giovane profuga ucraina arrivata da poco a Genova.

E' successo nel levante di Genova.
 
Gli agenti delle volanti hanno poi scoperto che il bambino era stato lasciato nell'abitazione insieme alla sorellina di pochi anni più piccola.

Gli agenti dopo avere cercato inutilmente di contattare la donna non hanno potuto fare altro che avvisare la procura dei minori e poi, insieme a un'assistente sociale, accompagnare i due bambini all'ospedale Gaslini, per verificare le loro condizioni di salute.

Solo dopo alcune ore, alle 4 del mattino, la mamma - nel frattempo rientrata a casa con un'amica - ha contattato il 112 scoprendo dove erano finiti i due figli.

La donna è apparsa molto sorpresa dalle contestazioni dei poliziotti: "In Ucraina non sarebbe accaduto nulla..." ha cercato di giustificarsi.

Ma siccome in Italia tutto questo comportamento è reato e la sua spiegazione ("sono andata a fare due passi, per prendere un po' d'aria, i bimbi dormivano..."), non era per nulla convincente, gli agenti non hanno potuto fare altro che denunciarla per abbandono di minori.

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