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di Matteo Angeli

“Questo addendum è un sottraendum!". “Il commissario Mauceri ha fatto una magia?” “La sindaca ha firmato senza chiederci nulla, neanche al Pd, e non sa cosa ha firmato.” “Qui verrà ad abitare solo brutta gente perché le case che verranno lasciate non varranno più niente, altro che rigenerazione.” “Ci hanno portato via 23 milioni e né sindaco né presidente della Regione se ne sono accorti.” “Hanno dato il contentino a Castellano con un progetto neppure finanziato e hanno tolto 20.000 metri ai nostri quartieri.”

"Ci hanno tagliato 23 milioni e nessuno se n’è accorto"

Così alcuni rappresentanti della Valpolcevera hanno commentato l’incontro in Prefettura, dove è stato siglato l’addendum che aggiorna il precedente documento, un tempo salutato come un grande risultato per i quartieri perché garantiva una vera rigenerazione urbana. Oggi, invece, molti vedono quella prospettiva svanire.

Indennizzi solo entro 30 metri, esercenti a bocca asciutta

Nel nuovo addendum sui ristori del Terzo Valico, richiesto dal commissario Calogero Mauceri,  emerge un taglio di 23 milioni ai fondi destinati a Campasso, Certosa e Rivarolo, inizialmente pari a 199 milioni. Secondo quanto filtra, lo Stato avrebbe operato trattenute lineari annuali che, sommate, hanno prodotto la decurtazione attuale.
Quasi tutte le risorse residue verrebbero ora indirizzate agli indennizzi per i residenti nella fascia dei 30 metri dal tracciato, lasciando però senza coperture i progetti di riqualificazione. Le attività economiche, inoltre, resterebbero escluse dagli indennizzi e quindi resterebbero di fatto senza clientela.

Area Facchini, addio ai 30.000 mq promessi

A peggiorare la situazione, anche il mancato rispetto del protocollo d’intesa tra Comune, Regione, Ministero e Ferrovie, che prevedeva la cessione alla Valpolcevera dei 30.000 mq dell’area Facchini. Trenitalia sarebbe oggi disposta a cederne solo 10.000 per un polo tecnologico a Castellano – progetto che non dispone di finanziamenti. Gli altri 20.000 mq verrebbero destinati a soggetti privati, senza indicare chi siano né per quali finalità.

Il taglio dei fondi, unito all’incertezza sulle aree e sui progetti, sta generando forte inquietudine. Senza risorse certe, gli interventi di riqualificazione rischiano di non vedere mai la luce, con il pericolo che Campasso, Certosa e Rivarolo si svuotino ulteriormente invece di ripopolarsi e rinascere.

Firma di Salis non condivisa con il territorio

Ieri il consigliere Pietro Piciocchi ha presentato un Ordine del Giorno che impegna il Comune a garantire la rigenerazione dei quartieri e a convocare una assemblea pubblica con i residenti. Il documento è stato approvato anche dalla maggioranza, creando però una frizione interna: l’addendum firmato dalla sindaca Salis non sarebbe stato condiviso né con il territorio né con i consiglieri della Valpolcevera.
Comitati, residenti e associazioni parlano di promessa tradita. Il timore è che i quartieri più colpiti dai cantieri del Terzo Valico perdano l’unica grande occasione di investimento pubblico capace di trasformarli davvero

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