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di redazione

Via libera di Regione Liguria, su proposta dell’assessore all’Ambiente Giacomo Raul Giampedrone, all’assegnazione di contributi per complessivi 386.370 euro ai Comuni di Genova, La Spezia e Lerici sia per la caratterizzazione di siti potenzialmente contaminati sia per la progettazione o la realizzazione di interventi di messa in sicurezza o bonifica di siti contaminati.

La ripartizione delle risorse regionali tiene conto delle istanze presentate dagli enti locali e dell’ordine di priorità definito a seguito dell’aggiornamento costante e periodico delle tabelle e degli elenchi allegati al Piano regionale di gestione dei rifiuti e delle bonifiche: una mappatura puntuale degli interventi più urgenti in base a criteri tecnici di rischio e stato di inquinamento delle aree.

Gli interventi

Al Comune di Genova sono destinati 115.500 euro di risorse regionali:
-24.500 euro saranno utilizzati per completamento dell’intervento di bonifica del sito ‘opere idrauliche torrente Chiaravagna – via Manara).
-50mila euro per l’esecuzione di indagini ambientali integrative e per la progettazione dell’intervento di bonifica del sito ‘Area Penisola’.
-41mila euro per il completamento della caratterizzazione del sito ‘Area piazza Clavarino – via Bressanone’.

Al Comune della Spezia sono destinati 169.601,74 euro di risorse regionali:
-103.601,74 euro serviranno per l’intervento di bonifica/messa in sicurezza permanente del sito ‘ex deposito Tarros, ora scuola materna Fossamastra
-66mila euro alla progettazione dell’intervento di bonifica ‘ex Raffineria Ip’ (sub-lotto 4b).

Al Comune di Lerici sono destinati 101.268 euro per la progettazione dell’intervento di messa in sicurezza permanente del sito ‘ex discarica rifiuti speciali in località Camisano’.

Giampedrone: "Risorse utili a mettere in sicurezza aree che erano vincolate e inutilizzabili"

“Si tratta di risorse derivanti dall’ecotassa che Regione reinveste annualmente nella tutela ambientale del territorio – dichiara l’assessore regionale all’Ambiente Giampedrone - mettendo in sicurezza aree che erano vincolate e inutilizzabili per restituirle alle comunità. Investire in bonifiche significa investire per il recupero di porzioni di territorio che nel passato sono stati maltrattati e inquinati ambientalmente: è una scelta strategica da parte della Regione Liguria su cui negli ultimi anni abbiamo investito tante risorse, anche con coraggio perchè stanziare fondi per la caratterizzazione di un sito significa spesso, sotto il profilo ambientale, andare a tirar fuori 'mostri' che erano sepolti. Questo avviene ad esempio sulle aree ex Ip alla Spezia su cui stiamo lavorando con fondi Pnrr insieme al Comune per la messa in sicurezza e la bonifica e per un nuovo lotto che sarà progettato grazie a queste nuove risorse regionali. Le stesse considerazioni - prosegue Giampedrone - valgono per gli altri siti come la ex Tarros alla Spezia o l'area di Camisano a Lerici dove le criticità ambientali erano note ma non sono mai state affrontate per decenni. Per cambiare rotta servono coraggio e capacità di programmazione che credo stiamo dimostrando, consapevoli che questi recuperi ambientali permettono di destinare nuovamente i terreni a future capacità di sviluppo del territorio. È un grande segnale positivo, che, in continuità con i miei due mandati precedenti, va avanti grazie alla scelta condivisa dal presidente Bucci di proseguire questo impegno prima di tutto a livello di programmazione e realizzazione degli interventi. Il punto di partenza è infatti la caratterizzazione di siti potenzialmente contaminati: un'attivià tecnica che consente di stabilire le priorità e procedere con la progettazione e poi con la messa in sicurezza”.