La clausola antimafia sarà inserita in tutti i contratti della filiera di appalti e subappalti, indipendentemente dall'importo, legati al cantiere del nuovo ospedale della Spezia. Lo dispone un protocollo di legalità firmato questa mattina tra la Prefettura della Spezia e Ire spa, stazione appaltante individuata dalla Regione Liguria per la realizzazione dell'opera, Ispettorato del lavoro, i sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil e con l'adesione di Asl 5 e dell'assessorato regionale all'edilizia ospedaliera.
 
Tra gli impegni presi nel protocollo c'è quello di denunciare i tentativi di estorsione
Tra gli impegni presi nel protocollo, che prevede l'adesione su base volontaria, c'è quello di denunciare i tentativi di estorsione. Sarà inoltre creata una banca dati, aggiornata da un referente di cantiere e a disposizione delle forze di polizia, che tenga traccia di tutti i subappalti, le maestranze e i flussi finanziari. "Questo protocollo, nel rafforzare i controlli, si propone di eliminare i tempi morti per permettere a un'opera molto attesa di non subire ritardi", ha spiegato il prefetto Andrea Cantadori.
"Quando abbiamo pensato a questo strumento eravamo convinti potesse darci più serenità nella gestione di un cantiere che non sarebbe stato facile - ha spiegato l'assessore regionale Giacomo Giampedrone -. La firma è un passo molto importante". Ire spa avrà il diritto di chiedere alla Guerrato spa la risoluzione dei contratti fino al subappalto in caso emergano elementi che segnalino il tentativo di infiltrazione mafiosa.
"Il monitoraggio è già iniziato, anche con la nomina del commissario - ha sottolineato Paolo Cavagnaro, direttore generale Asl 5 -. Queste tre cose non vanno mai disgiunte: trasparenza, antimafia e sicurezza sul lavoro". La realizzazione del nuovo Felettino, di cui sono già completate le fondamenta, è iniziata nel dicembre del 2024. Entro il 13 novembre le banche dovrebbero dare un risposta in merito alla richiesta di finanziamento da 80 milioni di euro, che si aggiunge agli oltre venti milioni di euro già garantiti dalla Guerrato spa. "Il resto saranno risorse pubbliche: si arriva quasi a 240 milioni di euro compresi gli arredi", ha specificato l'assessore Giampedrone. Le opere edili sono affidate alla Saicam di Venezia mentre l'impiantistica sarà realizzata dalla Nuova PSC srl.
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