Attualità

Torna alla homepage
5 minuti e 7 secondi di lettura
di Redazione

Conosci davvero i danni del fumo? Sabato 11 e domenica 12 ottobre, al Porto Antico di Genova, un tunnel di 14 metri a forma di sigaretta guiderà i visitatori in un percorso multimediale che illustra gli effetti nocivi del fumo e le malattie ad esso correlate. L’iniziativa, dal titolo "Esci dal tunnel. Non bruciarti il futuro”, arriva per la prima volta a Genova, promossa da WALCE (Women Against Lung Cancer in Europe) insieme all’Unità Operativa di Oncologia Medica dell’Ospedale Policlinico San Martino. All’interno del tunnel, oncologi e pneumologi accoglieranno i visitatori, rispondendo alle domande sui danni da tabacco e i percorsi per smettere di fumare, oltre a offrire la possibilità di effettuare un test spirometrico gratuito.

"Parliamo tanto di Medicina personalizzata, ma anche la prevenzione dovrebbe seguire lo stesso processo di capillarizzazione, arrivare cioè a tutti, perché è solo così che riusciamo a essere efficaci – dichiara Silvia Novello, Presidente WALCE A.P.S. – in questa prospettiva, attraverso questa campagna dal 2015 abbiamo diffuso in numerose città messaggi e consigli di prevenzione primaria, a volte anche tornando dove eravamo già stati. Il gran numero di persone che hanno visitato il tunnel, un terzo delle quali giovani, il riscontro ottenuto sui media e sui canali social, le esperienze e le risposte che siamo riusciti a dare, sono un importante risultato raggiunto, una tappa in un percorso complesso quale è quello di fare educazione in ambito sanitario e di prevenzione".

In Italia una persona su quattro fuma

In Italia, fuma una persona su 4 (24%), percentuale che cresce tra i giovani (30,2%) che usano sigarette tradizionali, tabacco riscaldato o sigaretta elettronica. Circa uno studente su 3 tra i 14 e i 17 anni ha fatto uso nell’ultimo anno di un prodotto a base di tabacco o nicotina. Consumi lievemente maggiori si riscontrano tra le ragazze. I centri antifumo sul territorio nazionale sono in calo malgrado nel nostro Paese siano attribuibili al fumo di tabacco oltre 93 mila decessi l’anno con costi diretti e indiretti che superano i 26 miliardi di euro. Un ligure su 4 è fumatore di sigarette tradizionali ed è in aumento il policonsumo provocato dalle sigarette elettroniche, in particolare nelle fasce più giovani. I dati più recenti dello studio Passi dell’Istituto Superiore di sanità registrano che il 24,2% dei liguri nel biennio 2023-2024 ha fumato e continua a fumare. La Ligueria si pone quindi a metà classifica nell’elenco delle Regioni italiane a più alta percentuale di fumatori. Gli ex fumatori liguri che hanno smesso da almeno 6 mesi, sono il 15,9% della popolazione.

Cresce il numero di adolescenti dipendenti dalla sigaretta elettronica

Quasi il 40% degli studenti delle scuole superiori fa uso di fumo tradizionale e di nuovi prodotti con rischi aumentati per la salute. "In Liguria il trend dei fumatori è in linea con il dato nazionale, ma c’è il discorso dei prodotti elettronici che da noi ha un notevole impatto, in aumento i fumatori di sigaretta elettronica e di svapo soprattutto negli adolescenti che poi passano alle sigarette tradizionali con un doppio utilizzo che provoca un aumento del rischio di tumore polmonare di 4,5 volte maggiore rispetto ai fumatori che utilizzano un solo tipo di fumo – afferma Emanuela Barisione, Direttore UOC di Pneuomologia interventistica e Direttore Dipartimento di emergenza Ospedale Policlinico IRCCS San Martino – da noi abbiamo due Pneumologie: una è quella ospedaliera e l’altra è la clinica delle malattie dell’apparato respiratorio, nella mia quella ospedaliera ci occupiamo di diagnostica, siamo uno dei centri più importanti in Italia per la tecnologia diagnostica d’avanguardia per la diagnosi precoce, fino al trattamento e alla palliazione e ci occupiamo di cancro del polmone e di pneumopatie interstiziali diffuse. L’altra pneumologia ha un Centro del fumo molto strutturato e accreditato a livello nazionale con il quale collaboriamo fattivamente".

Il fumo di tabacco è la prima causa di morte in Europa

"Accogliamo con molto entusiasmo l’arrivo della campagna ‘Esci dal tunnel. Non bruciarti il futuro’ e siamo felici che Genova sia stata inclusa tra le tappe dell’iniziativa, che è molto importante in quanto come medici dobbiamo attuare tutte le iniziative possibili che ci aiutino a fare prevenzione, in particolare per le patologie tumorali del polmone, dovute nel 90% dei casi al fumo di sigaretta, attuare programmi di prevenzione primaria può concretamente incidere sulla riduzione dei nuovi casi di tumore polmonare, primo per letalità nel mondo occidentale – dichiara Carlo Genova, Ricercatore Università degli Studi di Genova in convenzione con l’Ospedale Policlinico IRCCS San Martino presso l’Unità Operativa di Oncologia Medica - ci aspettiamo anzi che la prevenzione primaria possa addirittura essere più efficace dello screening e delle terapie disponibili oggi. Noi facciamo parte del programma RISP, siamo stati uno dei primi Centri arruolati, ad oggi abbiamo screenato oltre 278 persone e abbiamo intercettato un discreto numero di neoplasie polmonari in stadio iniziale, per cui alcuni pazienti sono stati trattati con la chirurgia altri con chemio-immunoterapia seguita da chirurgia. Nel nostro centro vediamo pazienti affetti o trattati per patologie neoplastiche del polmone e della pleura, attualmente abbiamo circa 400 pazienti in trattamento e più di 700 casi discussi annualmente dal team multidisciplinare costituito da più specialisti. La forza del San Martino è proprio il gruppo multidisciplinare in cui i diversi specialisti coinvolti interagiscono e collaborano per gestire la presa in carico del paziente. In Liguria sono circa 1.500 i nuovi casi di tumore del polmone, molti di questi arrivano con malattia avanzata". 

"Esci dal tunnel": 16mila visitatori contro il fumo 

Dal suo avvio nel 2015, la campagna “Esci dal tunnel. Non bruciarti il futuro”, ha raggiunto i principali capoluoghi italiani e 2 grandi capitali europee, accogliendo oltre 16mila visitatori e realizzando quasi 4mila spirometrie. I dati anonimi sui visitatori mostrano un interesse trasversale: i fumatori sono il 32,4%, il 30,3% gli ex fumatori e il 36,8% i non fumatori, con una leggera prevalenza maschile (57%). Le domande più frequenti hanno riguardato i metodi per smettere di fumare, i rischi del fumo passivo e i tempi necessari per ridurre il rischio di tumore dopo aver smesso. Questi interrogativi testimoniano quanto il tema sia attuale e sentito, anche tra chi non ha mai fatto uso di tabacco.

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook