
In consiglio comunale a Genova è tornato al centro il tema del progetto per collegare con una funivia Forte Begato. Discussione accesa in aula rossa tra opposizione e maggioranza. La minoranza si è detta favorevole alla realizzazione di una mini funivia ma la maggioranza ha votato contro. Insomma una marcia indietro rispetto a quanto fatto trapelare dal Comune con un comunicato nel quale si annunciava un tavolo tecnico in tempi brevi "per verificare la fattibilità giuridica, tecnica ed economica di una variante al progetto della funivia verso forte Begato approvato nel corso del precedente ciclo amministrativo".
Il Comune di Genova in estate ha annunciato che avrebbe rivisto il progetto iniziale della funivia proposto dalla precedente giunta eliminando di fatto il passaggio dell'opera sopra le case del quartiere del Lagaccio. L'opera iniziale prevedeva infatti un collegamento dalla zona della Stazione Marittima con Forte Begato. Progetto che già durante la campagna elettorale aveva visto il centrosinistra schierarsi contro mentre il tema non era presente nelle linee programmatiche dell'allora candidato per il centrodestra Pietro Piciocchi, che in quei giorni ricopriva anche il ruolo di vicesindaco facente funzioni.
Dopo le elezioni il tema è finito al centro dell'attenzione mediatica. L'obiettivo della nuova amministrazione guidata dalla sindaca Silvia Salis è quello, come dichiarato, di portare avanti una progettazione per la realizzazione di un nuovo impianto funiviario che costituisca "una naturale prosecuzione della cremagliera Principe-Granarolo, estendendosi dalla stazione di testa di Granarolo fino a Forte Begato" così come spiegato in un comunicato a fine settembre.
In aula rossa il consigliere di Vince Genova Piciocchi ha portato in aula un ordine del giorno straordinario in cui di fatto spiega che il centrodestra è d'accordo nell'andare avanti con la progettazione della cosiddetta "mini funivia" pur di non perdere i finanziamenti e non far cadere il Comune in penali da pagare. Il documento impegnava la giunta infatti a “non rinunciare al finanziamento a valere sulle risorse del Piano Nazionale Complementare vincolato alla realizzazione di un collegamento funiviario verso Forte Begato; a procedere senza indugio a studiare e, in caso di esito positivo, a realizzare l’infrastruttura funiviaria tra Granarolo e Forte Begato e a proseguire il percorso partecipato avviato con la cittadinanza per il completamento del parco della ex Caserma Gavoglio”.
Il consigliere Filippo Bruzzone (Lista Salis) nel suo intervento ha spiegato le ragioni del voto contrario: "Noi ci siamo assunti un impegno in campagna elettorale e lo stiamo portando avanti rispettando la normativa vigente. Nessuno vuole perdere i finanziamenti per i forti di Genova. Sono in corso le valutazioni tecniche". Bruzzone spiega come durante la capigruppo che precede il consiglio la maggioranza volesse portare avanti un documento unico su questo tema: "Noi avevamo proposto delle modifiche per arrivare a un testo unitario che avete rifiutato, noi ci assumiamo le nostre responsabilità ma voi assumetevi le vostre" conclude riferendosi all'opposizione.
Ma il tema ha creato diverse polemiche con i rappresentanti della maggioranza che hanno attaccato la minoranza ritenendo l'ordine del giorno pretestuoso come spiegato dall'assessore ai Lavori pubblici del Comune di Genova Massimo Ferrante che ha spiegato come il progetto per la mini funivia sia in corso di valutazione da parte dei tecnici. "Nel nostro programma siamo stati chiarissimi. Sapete degli incontri avvenuti in questi giorni con chi ha vinto la gara, stiamo facendo tutti i ragionamenti tecnici del caso e stiamo aspettando che si arrivi a una conclusione. Riteniamo questo ordine del giorno pretestuoso e ci chiediamo perché nel vostro programma (riferendosi alla minoranza) non era presente il tema della funivia". Alla fine l'ordine del giorno è stato respinto con 25 voti contrari e 16 favorevoli.
Per Bevilacqua (Lega) "questo argomento ha già fatto emergere le divisioni interne al centro sinistra, il cui unico collante che fa superare tutto, almeno per ora, è la poltrona. E il voto, soprattutto del Pd, è un chiaro segnale politico nei confronti del sindaco e dell'assessore, che sono stati smentiti".
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IL COMMENTO
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