
I vaccini tornano a esacerbare gli animi dei "leoni da tastiera". Tanto che l'infettivologo e professore universitario Matteo Bassetti è, ancora una volta e suo malgrado, preso di mira dal popolo dei No-vax. Nelle scorse ore, infatti, ha denunciato "alla Digos e alle autorità competenti" di avere ricevuto via mail una lettera minatoria, con minacce di morte".
"Sembra di essere tornati indietro di quattro anni"
"Siamo nazifascisti di destra vera. Ti uccideremo presto perché sei un vaccinatore infame", si legge nella missiva, condita da diversi insulti, che il medico ligure ha postato sui social. "Sembra di essere tornati indietro di quattro anni. Perché? Quando la politica e i giornali infiammano il dibattito scientifico invadendo il campo altrui - il commento dell'infettivologo su X - questi sono i risultati. A farne le spese siamo noi, medici e scienziati, che difendiamo i vaccini dagli attacchi arroganti e incompetenti della politica e dei vari guru e sciamani di turno". Bassetti ha segnalato tutto alla Digos che adesso approfondirà innanzitutto se l'indirizzo da cui sono arrivate le minacce sia riconducibile a qualcuno. "Se ne dovessero arrivare altre - sottolinea l'avvocata Rachele De Stefanis - allora valuteremo di fare un esposto in procura". Non è la prima volta che l'esperto è vittima di insulti e minacce di morte: su Telegram era stato pubblicato il suo numero di telefono e in 11 avevano iniziato a perseguitarlo. Era stato anche aggredito in strada mentre camminava con la moglie nella centralissima via XX Settembre a Genova, solo per citare alcuni casi.
Le minacce dopo la sua presa di posizione
Gli attacchi sono arrivati proprio dopo la sua presa di posizione, insieme ad altri colleghi, contro la nomina di Paolo Bellavite ed Eugenio Serravalle, noti per le posizioni critiche sui vaccini, nel Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag) del ministero della Salute. Nomine che avevano portato anche a una petizione per chiedere la revoca delle nomine, raccogliendo in nove giorni 35 mila firme. Uno dei primi sostenitori della petizione, con il Nobel Giorgio Parisi, è stato il farmacologo Silvio Garattini. La bagarre ha portato il ministro Schillaci a sciogliere la commissione suscitando anche qualche malumore tra i colleghi del Governo. E così in questi giorni Bassetti è tornato nel mirino dei No-Vax. "Continuare a ricevere minacce di morte - la chiosa dell'infettivologo - perché un medico parla di vaccini e dei loro benefici è inaccettabile e dimostra che l'Italia è un paese che ha evidenti - e gravi - problemi politici, culturali e sociali".
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