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di Andrea Popolano

A sette anni dalla tragedia di ponte Morandi la città si è fermata per ricordare le 43 vittime. Attraverso una nota il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo ha rimarcato l'importanza di non dimenticare quanto successo.

“La polvere avvolge tutto e, quando si dirada, resta il moncone del ponte Morandi sospeso nel vuoto. È questa l’immagine che resta impressa nella nostra memoria - spiega Zangrillo -. Soprattutto per chi, come me, chiama Genova casa. Il 14 agosto di sette anni fa ha cambiato la città, ha segnato i genovesi, e con loro l’Italia intera. Vite spezzate, l’angoscia delle famiglie, una città ferita, i volti dei soccorritori, le persone costrette ad abbandonare le proprie case. Il crollo del ponte è una ferita che non si rimargina. Un giorno che non può e non deve essere dimenticato, per rendere giustizia a 43 vittime e restare vicini al dolore di chi ha perso tutto” conclude il ministro.