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Intervento sul dibattito aperto dall'editore di Primocanale Maurizio Rossi
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GENOVA - Continua a raccogliere consensi il dibattito aperto dell'editore di Primocanale Maurizio Rossi sulla guerra in Ucraina (LEGGI QUI). Oggi raccogliamo la voce di un esponente di primo piano del mondo del volontariato, il presidente della Comunità di Sant'Egidio di Genova, Andrea Chiappori, che ogni giorno tocca con mano la povertà di chi assiste. 

 

"Innanzitutto farei una considerazione generale sull’editoriale di Maurizio Rossi che ringrazio perché effettivamente riporta un po’ allo scenario complesso della situazione che stiamo vivendo, e non soltanto diciamo alle giustissime risposte immediate di aiuto alle persone che arrivano dall’Ucraina, perché effettivamente noi viviamo in un mondo difficile con tante crisi e tante complicazioni e dobbiamo imparare a non dimenticare nessuna di queste difficoltà e questo credo che sia la cosa più importante che sottolinea l’editoriale di Maurizio Rossi e poi, effettivamente, non possiamo dimenticarci delle persone che hanno subìto così tante difficoltà a causa della pandemia, ma anche purtroppo che già versavano in difficoltà anche prima della pandemia.

 

 

Se posso aggiungere anche un tema ulteriore, direi che non possiamo dimenticarci delle tantissime crisi che sono aperte nel mondo e che in qualche modo magari sono meno dirette di quella dell’Ucraina, però continuano a bussare alle nostre porte perché pensiamo a tanti popoli che sono in questo momento in grandissima sofferenza a causa della guerra e delle crisi che ci sono, basti pensare allo Yemen o ad altre minoranze che sono veramente in grande difficoltà e di cui noi non ci curiamo ad esempio anche l’Afghanistan dove le persone continuano a morire di fame, bambini e donne che sono i più in difficoltà, e noi dopo un breve periodo di concentrazione su questa enorme crisi ce ne siamo dimenticati e non abbiamo più seguito queste sono ferite che rimangono aperte e che poi possono portare a conflitti così gravi come quello che stiamo vedendo alle porte della nostra Europa. Quindi in questo senso credo che il dibattito che ha suscitato Maurizio Rossi sia fondamentale perché è come aderire a quanto dice Papa Francesco che ha detto che noi oggi non viviamo un’epoca di cambiamenti ma un cambiamento d'epoca, cioè dobbiamo attrezzarci a vivere in un mondo che è diverso da quello di prima". 

 

"Noi stiamo continuando a far fronte alle esigenze che arrivano dalla nostra città, italiani e non italiani, distribuendo 5000 pacchi viveri al giorno, assistendo anziani ma anche giovani che hanno sofferto tantissimo durante la pandemia, senza chiudere il cuore agli ucraini che arrivano, ma senza dimenticare chi vive qui e ha tante difficoltà".