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Dalla passerella della stazione ai Bagni Monumento sino al Belvedere di Priaruggia: il quartiere è abbandonato
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Come se non bastasse lo sfregio del casello autostradale – denominato Genova Nervi pur essendo completamente a Quarto – gli abitanti del quartiere, noto anche per avere dato il via alla spedizione dei Mille, devono fare i conti con una serie di situazioni pesantemente peggiorate negli anni.

Intanto, proprio il monumento che commemora la partenza della missione guidata da Garibaldi, per l’incompetenza di chi lo progettò, è da anni logorato dal salino ed arrugginito dalla intemperie: uno schiaffo ai nomi dei valorosi combattenti per l’unità d’Italia incisi sulla lastra e anche una vergogna agli occhi dei turisti che vi transitano.

Come se non bastasse, proprio di fianco, ecco spuntare il simbolo massimo del degrado: gli ex bagni Monumento, abbandonati da tre anni, sono stati transennati dal Comune per evitare alle persone, per lo più giovani, di scavalcare e frequentarli abusivamente nella stagione estiva, correndo il rischio di farsi male tra cemento e spunzoni di ferro, ma sono stati pure oscurati per la vergogna con un lungo telone verdolino che impedisce la visuale dalla passeggiata a mare e nel contempo viene sfruttato a fini pubblicitari.

Non è finita. Sul lato monte, ad est della stazione di Quarto dei Mille, spunta la sagoma cementificata della passerella della discordia: ormai tre anni di lavori, non ancora terminati, per una struttura di pochi metri, che collega piazzale Sivelli, dove in campagna elettorale era stato raccontato che sarebbe stato addirittura realizzato un parcheggio sotterraneo di interscambio, alla sovrastante via Acerbi. Da tre anni, per percorrere quel breve tratto, pendolari e non sono obbligati a tortuosi saliscendi su una traballante scalinata in acciaio.

Scendendo verso Priaruggia, frazione rinomata e fiera di Quarto dei Mille, il quadro non migliora. Lo straordinario Belvedere sul mare – una balconata mozzafiato - è da alcune settimane transennato dal solito nastro arancione che sbarra la strada ai visitatori e ne impedisce la completa fruizione.

Ce ne sarebbe abbastanza per indignarsi, se non fosse che la situazione peggiora ulteriormente al calar del sole, quando la nuova illuminazione installata da Tursi rende l’intero quartiere buio, tenebroso e lugubre, tanto che si potrebbe ribattezzare il casello autostradale Genova Quarto dei Mille… problemi.