
GENOVA-Il popolo dei boschi non si arrende contro le regole imposte dall'ordinanza sulla peste suina. Il ricorso al Tar è infatti stato notificato al ministero della Salute e anche a quello per le Politiche agricole.
Già notizia perchè partito proprio da Genova, il primo ricorso notificato nelle ultime ore è firmato da un runner e un biker genovesi. L'ordinanza ministeriale indetta dopo i primi casi ha infatti delineato nuove regole che "chiudono" l'entrata nelle zone boschive dei comuni che rientrano nella "zona infetta", la zona rossa del virus. Altamente trasmissibile e letale per cinghiali e suini: non rappresenta un pericolo né per altre specie animali né per l'uomo che però può essere un veicolo di contagio, con vestiti, ruote di macchine o biciclette, mettendo così a rischio l'economia suinicola italiana.
Peste suina, parte da Genova il ricorso al Tar per il lockdown dei boschi-LA NOTIZIA
Ma chi nei boschi ci passa gran parte della sua vita per sport o hobby, ha deciso di dire no attraverso vie legali dopo la manifestazione di sabato 19 febbraio, organizzata dal coordinamento popolare "Boschi per tutti" insieme all'associazione Rudebikers Genova che si è tenuta simbolicamente davanti alla sede di Regione Liguria.
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