
I dati dell'osservatorio Inps relativi al primo trimestre di quest’anno raccontano una regione, la Liguria, in cui le nuove assunzioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, calano di –7.696 unità pari al -14,1%. Di queste, quelle a tempo indeterminato registrano un calo del -1%, le stagionali del -24,5%), le intermittenti del -20,9%.
Il dettaglio dei dati nelle province liguri
Il calo delle nuove assunzioni rispetto ai settori è particolarmente marcato nel settore del commercio, turismo e trasporti (-23,5%), nelle costruzioni (-7,8%) e nei servizi (-9,7%) mentre è invariato nell'industria manifatturiera. Rispetto alle province Genova è al -13,7%, Imperia -4,5%, Spezia -15,8%, Savona -20,1%. La lettura complessiva dei dati del mercato del lavoro evidenzia una sofferenza tra le nuove assunzioni nei comparti dove il lavoratore è più fragile, con un elemento di novità rappresentato dalle trasformazioni da contratto precario a contratto indeterminato che nel primo trimestre di quest’anno segnano un + 7,9% (+ 438 contratti).

I sindacati: "Ancora troppo precariato e bassi salari"
"Complessivamente il mercato del lavoro in Liguria resta caratterizzato da attività precarie e bassi salari - spiegano Maurizio Calà, Luca Maestripieri, Riccardo Serri, segretari generali di Cgil Cisl e Uil - In questo primo trimestre dell’anno le nuove assunzioni registrano una situazione di difficoltà nel turismo. Grazie al Patto del Lavoro del Turismo sottoscritto con la Regione che ha raggiungo l’ottava edizione, siamo riusciti a mettere le condizioni per un lavoro più stabile per chi incomincia all’interno del comparto già da questo periodo estivo con la possibilità, grazie all’accordo, che i contratti si prolunghino oltre questo periodo. Si tratta di creare le condizioni affinché la richiesta che arriva dalle aziende e riguarda tutti i comparti si coniughi con le aspettative dei giovani che cercano occupazione in quei settori dove merito e reddito sono garanzia di qualità della vita e riconoscimento delle professionalità e formazione. Oltre al Patto del Lavoro nel Turismo, abbiamo proposto una contrattazione di secondo livello per avere reddito e welfare: dobbiamo coinvolgere le aziende per qualificare maggiormente il lavoro. Dobbiamo puntare sulla manifattura regionale e avere idee chiare per questa regione".
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