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LIGURIA - Le immagini e il racconto della guerra in Ucraina possono avere un impatto negativo sui bambini, ancora troppo piccoli per comprendere un dramma così grande, ma in un mondo globalizzato e ricco di fonti di informazione come il nostro è difficile tenerli completamente all'oscuro. Il dottor Alberto Ferrando, presidente pediatri extra ospedalieri della Liguria, ai microfoni di Primocanale ha spiegato come comportarsi in questa situazione coi più piccoli: "Abbiamo due atteggiamenti opposti: uno è quello di cercare di tutelare i bambini non dicendo niente o minimizzando e l'altro è quello di allarmare. Bisogna trovare una via di mezzo: non si può non dire niente perché i bambini possono sentire le notizie da altre parti, è meglio che siano le famiglie a comunicare queste cose".

"Dobbiamo cercare di moderare la nostra emotività perché i bambini vivono molto quello che viviamo noi - spiega il pediatra -. Un consiglio su tutti: non vedere tutte le varie trasmissioni quando ci sono i bambini. Informarsi è importante ma certe immagini forti che vedranno, perché non si può nascondere tutto, possono fargli molto male".

Uno degli aspetti più importanti a cui prestare attenzione è la paura che il conflitto può generare nei bambini: "Quello che a volte colpisce è la notizia, tante sono terribili come il bombardamento dell'ospedale pediatrico, sono cose che superano la visione più pessimistica che potevamo avere della vita. Al bambino però dobbiamo comunicare che è normale aver paura, che anche i genitori ce l'hanno ma cercano di combatterla. Dobbiamo evitare di ripararli completamente - prosegue - come genitori noi vorremmo che i nostri figli non soffrissero mai ma queste cose ci sono, anzi può essere un invito a ricordarci di quanto siamo fortunati".

Poi conclude con un ultimo importante consiglio: "Tutte le 'tragicizzazioni' vanno evitate. Bisogna dire che è successa una cosa brutta, meglio evitare termini diretti come ucciso, si può dire che qualcuno ha sparato".