Overtourism a Portofino, il notaio Solimena: "Metterei numero chiuso, magari da sindaco…"

Prosegue la nostra inchiesta sul numero di turisti da qualcuno considerato eccessivo a Portofino. Oggi sentiamo il notaio Federico Solimena, genovese ma con forti radici a Portofino, tanto che al microfono di Primocanale si candida a sindaco alle elezioni comunali tra due anni “o forse prima”, dice sorridendo. Schietto e spiritoso, svela anche alcuni retroscena sulla vendita del Covo di Nord Est, nella vicina Santa Margherita Ligure. 

Ricky Solimena, intanto buongiorno, noto notaio che tratta appunto diverse questioni ma non è portofinese d'origine ma nel cuore, infatti la prima casa che ha comprato l'ha comprata qua. 

“Affittata, magari l'avessi comprata!  Il cuore è sempre qua e ogni volta che ho l'occasione torno ed è un posto fantastico soprattutto fuori stagione. 

L’associazione Amici di San Giorgio 

Ecco, ha anche fondato un'associazione lei vero? 

Io sono stato il notaio che ha costituito questa associazione che si chiama Amici di San Giorgio e che ha per scopo quello di mantenere le tradizioni, la cultura e la storia di Portofino e mi è piaciuta tantissimo perché l'età media dei soci fondatori è molto bassa, e poi dietro questi bellissimi scopi culturali, sociali, eccetera ci potrà essere anche qualcos'altro speriamo.

A che cosa fa riferimento? 

Si va a votare tra poco, fra due anni si va a votare, se non prima. 

Le elezioni fra due anni: “Disponibile a fare il sindaco” 

A proposito di questo, il sindaco Viacava, che abbiamo incontrato recentemente, ha detto no ‘io non mi ricandido, troppa burocrazia, troppo caos’... 

Come tutti i candidati per non essere bruciati.

Ricordiamo che nell'ultima elezione fu candidato unico peraltro non aveva avversari. 

Ancora adesso, perché qui è un paese bulgaro. Il Tigullio è bulgaro, il mio amico Carlo Bagnasco aveva avuto 85% di preferenze, Viacava si è portato oltre al 100%, non esiste opposizione.

Ma esisterà? Perché lei mi dice di questa associazione… 

Speriamo, io una volta ho avuto il compito di vedere dei 600 residenti ufficiali quanti erano veri, due terzi quindi sarà difficile, sarà difficile trovare un'opposizione. Poi vanno tutti d'accordo no? Adesso anche Raggio va d'accordo col sindaco.

Esatto vanno d'accordo, Raggio ha detto che anche lui non si vuole candidare intanto. 

Anche lui se no si brucierebbe come candidato. 

Ma non è che ci sta pensando lei? 

Perché no, io sono disponibile, sì assolutamente, mi divertirebbe molto.

Ma ne ha consensi? 

Non credo, perché sono troppo schietto però è un'esperienza che mi manca, la farei volentieri. 

Overtourism: “Metterei il numero chiuso” 

Ecco, a proposito di schiettezza abbiamo sentito diverse voci su quello che è un po' il tormento estivo dell’overtourism, troppi turisti, ci si cammina sulla testa, arrivano in troppi magari dai traghetti, dalle crociere, sia da Genova che da Portofino, magari anche dalla Spezia, turismo di qualità o non di qualità perché alla fine che ricordo resta a chi arriva in queste condizioni. Lei da che parte si schiera? 

Allora io dopo aver fatto il presidente di Stazioni Marittime e aver visto questi poveri crocieristi vagare per la città senza sapere neanche dove andare in bagno, mi schiero per un turismo limitato e ristretto.

Certo che se poi, come dicono e sottolineo dicono, ogni sbarcato qua paga 8 euro, allora a pecunia non olet e quindi c'è un interesse diverso. A Genova sbarcano gratis, sbarcavano gratis, io ho fatto fare un percorso da Stazioni Marittime a Via Garibaldi affinché non finissero in Via Prè e quindi abbiamo fatto un percorso facendo Via Gramsci e Piazza Banchi, Campetto e a salire, quindi questo è un tipo di turismo diverso. Poi qui c'è anche il turismo da 3.000 euro a notte a camera, parliamo proprio di chi sta alle spalle (n.d.r fa riferimento a un noto hotel di lusso della piazzetta) e quindi c'è turismo e turismo.

Qui hanno esagerato perché secondo me, io lo dico da turista perché io vengo qua da turista adesso, hanno esagerato perché comunque pagando tanto, non so a Venezia se c'è un ticket dello stesso livello. 

“Ogni crocerista versa 8 euro nelle casse del Comune”

Quindi lei dice pagano 8 euro, ogni passeggero che sbarca paga 8 euro quindi si fan venire più passeggeri possibili per riempire le casse. 

E' anche normale, è anche normale.

E se lei fosse sindaco cosa farebbe visto che ha detto mi posso anche mettere a disposizione? 

Io metterei il numero chiuso indipendentemente dal prezzo, cioè il costo ci vuole perché l'amministrazione comunale ha dei costi per contenere, per controllare gli sbarchi, per regolamentare il traffico anche pedonale, però un numero chiuso ci vuole perché questa è una piazzetta piccola, non è piazza San Marco, quindi dobbiamo per forza entrare in un ordine di idee di autolimitarci. 

In effetti il Comune, ma anche Raggio l'ha confermato come se appunto fosse proprio d'accordo col Comune, che ci sarà un'app il prossimo anno con delle prenotazioni, bisognerà stare in attesa quando... 

Il problema sono solo le navi da crociera perché quando non ci sono le navi da crociera non è che dagli yacht sbarchino in 50 mila, no? Scusi il numero è sbagliato, le navi da crociere sono da 5 mila persone, quindi di queste 5 mila persone se solo la metà decidono di sbarcare è qua un'invasione, non è uno sbarco. 

Però non le limiterebbe i crocieristi che arrivano? 

No, basta far dei turni e contingentarli.

Non farli arrivare un po' a caso? 

Assolutamente, comunque in caso di candidatura studierò meglio la cosa. 

Il caso Covo di Nord Est e la possibile vendita all’ex pilota Irvine

Per chiudere, poco distante c'è il Covo di Nord-Est, un famoso locale. 

Il gestore è mio cliente.

Ecco, mi racconta un po' cosa sta succedendo, si fanno dei nomi international? 

Sta succedendo che dei suoi colleghi hanno dato per venduto il Covo di Nord-Est e invece non è vero. 

A chi? 

A Irvine. Ma non è vero, c'è solo un compromesso.

Quindi cosa vuol dire c'è solo un compromesso perché non è? 

E' quello che quando compri casa fai prima il compromesso, la promessa di acquisto, quindi c'è una promessa di acquisto di Irvine (Ndr ex pilota di Formula 1) sottoposta a certe condizioni, chi vende probabilmente pensava che Rosina se ne andasse immediatamente, invece Rosina che io assisto, sarà lì almeno fino a ottobre. 

Però se c'è un compromesso vuol dire che qualcosa poi ci sarà? 

C'è un compromesso che si può leggere perché è un atto pubblico, si può leggere in conservatoria a Chiavari e dice che Rosina deve andare via, quindi Irvine lo compra, non certo con Rosina dentro. 

Quindi a ottobre se lo può comprare? 

No, se Rosina va via.

Ma si sa anche il prezzo? 

Sì, sì, il prezzo è scritto nel contratto. Mi sembra 8 milioni e 7, ma è pubblico, basta andare a Chiavari, lo leggo io per lei. 

Ma è un bene o male quello che sta succedendo? 

Io sono favorevole, ho seguito anche l'arrivo degli americani qua per l'albergo e per il Potosforo, è un bene perché poi sono persone che investono sulla riqualificazione, creano posti di lavoro eccetera, però non si può neanche pensare che chi l'ha gestito per 15 anni o forse 25 se ne vada così.

E quali sono le condizioni su cui non si trova l'accordo?  

Il solito problema. 

Money?  

Come sempre. 

Quanto vogliono? 

Ah, non ne ho idea. Questo non lo posso dire, è segreto professionale, lo sto aiutando in questo”. 

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