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GENOVA - Continua l'udienza preliminare del processo Morandi: la parola oggi spetta ancora agli avvocati difensori degli imputati. Emmanuel Diaz, fratello di Henry, una delle 43 vittime del crollo del ponte, lancia un messaggio: "Voglio sempre ricordare che quanto è successo non riguarda soltanto le persone che hanno perso la vita ma anche quelle che hanno rischiato di morire, che si sono viste catapultate in una realtà assurda dove la loro vita non aveva valore per chi doveva prendersi cura. Per Autostrade nessuno di noi aveva valore".

Diaz fotografa la situazione attuale nel processo: "La canzone che suona è sempre la stessa in tribunale: loro dicono che sono sempre stati limpidi, hanno sempre agito da persone modello e quindi si ritrovano in imbarazzo perché secondo loro è tutta una suggestione, non solo del pubblico ministero ma anche nostra".

Dopo aver ascoltato i difensori, il Gup Faggioni deciderà chi andrà a processo: "Non sono convinto che ci andranno tutti - conclude - ma certamente ci andranno Autostrade e Spea, gli elementi su di loro sono agghiaccianti. Hanno agito senza scrupoli, anche nel processo, dove stanno cercando di minimizzare gli incidenti probatori perché costituiscono una prova: questo ci dà un assaggio di quello che succederà nel dibattimento".

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