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Stasera a "Tiziana & Cirone" alle 21 su Primocanale
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RAPALLO - Gioca a burraco "e vince pure!", confessa la figlia Anna, fa le parole crociate "e al massimo sbircia un po' le soluzioni in fondo". E impasta la pasta per il pane come se nulla fosse. Che cosa c'è di strano? C'è che stiamo parlando di Rosa Lorenzina Fausti, 106 anni, compiuti il 3 febbraio, nella sua casa di Rapallo. Una grinta tale da averle fatto superare il Covid con due dosi di vaccino "quasi senza che se ne accorgesse" spiega Anna, insieme alla sorella Caterina. "Il Covid? Quando ho visto quella stanghetta sul tampone quasi non ci credevo" racconta Rosa "non mi sono resa conto di averlo avuto" sorride, mentre ti guarda con quegli  occhi vispi: "Sa che cosa mi pesa del Covid? Non poter vedere spesso i miei parenti, poter cenare con qualche amica in casa o mangiare una pizza fuori". 

Il Covid, a Rosa, ricorda le precedenti pandemie "come la spagnola, nel 1918 - ricorda con precisione l'anno - io avevo due anni ma qualcosa mi è rimasto impresso. E la tbc? Si doveva stare tutti lontani, non ci poteva sfiorare". Anna crede che la sua forza derivi dall'aver lavorato tanto, fin da ragazzina, come cuoca sia a servizio di alcune famiglie che in diversi istituti. Ancora oggi sa fare la maglia, l'uncinetto. "Le giornate mi passano abbastanza veloci, aiuto mia figlia a cucinare, certo vorrei essere più indipendente, riuscire a fare più cose da sola, passeggiare, curare i miei fiori". "L'amore non invecchia mai - ci dice ricordando i suoi due grandi amori, il marito e il fidanzato conosciuto a 83 anni suonati "e ci sono andata anche in crociera". E poi la visita dal Papa, a Roma, a... 101 anni. Insomma, ce ne sarebbe da raccontare in una vita così lunga. Chiudiamo con un desiderio: "Vorrei poter tornare nel mio quartiere a Genova, al Lagaccio, nella casa dove ho vissuto 40 anni, abbandonata". E presto a Genova ci andrà veramente, con le figlie, per un documento. E chissà, che al Lagaccio non ce la portino veramente. A quell'età, soprattutto a quell'età, i sogni vanno esauditi. 

Salutiamo e ci diamo appuntamento al 3 febbraio dell'anno prossimo, quando con il suo sorriso e la sua vivacità, ci guarderà di nuovo, con i suoi occhi indagatori, che è come se ti dicessero: "Guardate che io sento e capisco tutto, anche se ho 106 anni...".