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Sale la protesta, il Comune per ora indifferente
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CHIAVARI - Non è usuale che genitori e bambini scendano in piazza a protestare, e per di più più sotto una parrocchia: succederà domenica prossima alle 11.45 dalla chiesa di San Pietro di Chiavari. E c'è da scommettere che anche comuni cittadini si uniranno alla manifestazione, visto il tam tam che sui social la questione sta avendo. Che cosa succede lo raccontano a Primocanale Veronica Boggio e Manuela Corciolani, educatrice e docente della scuola d'infanzia San Pietro: "Abbiamo una ottantina di bambini, tra nido, primavera e materna: siamo privati ma parificati quindi le famiglie possono giovare dei vari sgravi statali. Da cinque anni eravamo in comodato d'uso gratuito (scaduto nel luglio scorso) con la parrocchia in questo spazio, il cui terreno fu donato da un gruppo di benefattori del quartiere di Sampierdicanne, con destinazione d'uso vincolata proprio all'edificazione di un asilo, che nacque negli anni Trenta, come dimostrano le foto in bianco e nero appese alle pareti. Ebbene, la parrocchia ha deciso di non rinnovare l'accordo quindi da settembre dell'anno prossimo, nonostante noi ci siamo anche offerti di pagare un canone d'affitto, restiamo senza spazi. Non abbiamo un luogo alternativo dove trasferire la struttura: abbiamo parlato con il Comune ma oggi abbiamo trovato un muro di gomma, anche se fino a quando era in vita, il sindaco Di Capua ci aveva incontrato ed era disponibile a dialogare con noi per trovare una soluzione e darci anche un sostegno economico". 

 

Le famiglie dei bimbi ospitati nell'asilo, molto utilizzato visto l'orario ampio dalle 7.30 alle 18 e la chiusura solo i giorni rossi del calendario, oltre che l'apertura anche a luglio, hanno organizzato una manifestazione domenica alle 11.45 sotto la parrocchia di San Pietro, sperando che il parroco cambi idea e faccia un passo indietro. "Che cosa ci vogliano mettere al posto dell'asilo? Non lo sappiamo, abbiamo sentito parlare di opere parrocchiali, ma la parrocchia ha già suoi spazi vicini alla chiesa" spiegano Veronica e Manuela. La battaglia insomma, pare ancora aperta, e chissà che il nuovo vescovo di Chiavari non possa dare una svolta inaspettata alla faccenda? Anche perchè ricollocare 80 bambini sul territorio, viste le liste di attesa negli asili sia pubblici che privati, non pare cosa facile. Primocanale ha cercato ovviamente di parlare con la Curia, ma per ora senza esito.