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Una risposta alla necessità di molti lavoratori portuali che non abitano a Genova e quindi non possono frequentare le scuole d'italiano sul territorio e non sanno la lingua. Sono state direttamente le grandi aziende a chiederlo
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GENOVA - Sul bacino del Comune ci sono più di 1400 migranti iscritti alle scuole di italiano. Un numero molto alto che sta per aumentare ancora. All'inizio di maggio, infatti, ne verrà aperta una proprio all'interno del ramo industriale del porto di Genova.

Una risposta alla necessità di molti lavoratori portuali che non abitano a Genova e quindi non possono frequentare le scuole d'italiano sul territorio e non sanno la lingua. Sono state direttamente le grandi aziende a chiedere un corso per i loro operai.

A fotografare la situazione a Primocanale è Luca Bonfiglio di Genova Solidale: "C'à stata data la possibilità di un'area in questa piccola area. Noi inizieremo con tre, quattro classi di italiano per tutti i lavoratori extracomunitari che abbiano bisogno di integrarsi con la lingua italiana all'interno del ramo industriale del porto di Genova".

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Secondo i dati di Genova Solidale Sestri Ponente nel 2023 ci sono circa 550 iscritti e una cinquantina di ragazzi come doposcuola oltre che 55 insegnanti volontari. A Borgoratti, invece, ci sono una cinquantina di migranti iscritti e cinque insegnanti. La scuola di italiano nel centro storico e il Circolo operaio di Staglieno che si svolge all'Emporio Solidale contano più di 100 iscritti e dodici insegnanti. Poi c'è ancora la scuola di italiano a Sampierdarena dove si superano i 750 iscritti in rotazione, con più di 40 insegnanti tra la Società universale dove le classi sono femminili, al Don Bosco con tre aule maschili e al Circolo operaio con sette aule, sia maschili che femminili.