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A metà gennaio il primo cittadino ha trovato due bottiglie incendiarie in giardino: solo una era esplosa. Ora chiede al ministro fondi per la videosorveglianza
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Una lettera spedita qualche giorno fa al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi è partita da un piccolo comune della città metropolitana genovese: l'ha scritta il sindaco di Rovegno Giuseppe Isola, con una richiesta precisa, avere contributi per l'installazione di sistemi di videosorveglianza nel Comune. 

Tutto inizia a metà gennaio quando il sindaco di Rovegno trova in giardino due molotov: di due bottiglie, solo una però esplode. La paura è tanta e il tema della videosorveglianza in un piccolo comune della Val Trebbia diventa una priorità. "Qualche sconsiderato ha messo due bottiglie di plastica piene di benzina e ha dato fuoco sperando che si incendiassero nel mio giardino e creassero danni alla mia abitazione. Per fortuna il sistema di irrigazione è entrato in funzione e ha fatto sì che questa persona rimanesse fortemente delusa", commenta a Primocanale il sindaco Isola. Da qui la decisione di scrivere una lettera al ministro dell'Interno.

"La lettera rimarca il mio atteggiamento nei confronti delle istituzioni perché da anni chiedo un finanziamento e ho presentato progetti per avere una videosorveglianza comunale che data la posizione del mio comune della Val Trebbia serviva anche ai comuni limitrofi. Ma la videosorveglianza mi è sempre stata negata. E se ci fosse stata, in questo caso la persona sarebbe stata sicuramente intercettata in un suo movimento notturno anomalo nel territorio comunale". 

Al termine della missiva, Isola invita il ministro a Rovegno per "metterLa al corrente dei grandi e gravi problemi che gli Amministratori dei piccoli Comuni hanno nello svolgere il proprio lavoro a favore dello Stato e della loro Comunità. Ci attendiamo la Vostra presenza e partecipazione in aiuto a noi 'soldati' e 'difensori' dell'Italia", queste le parole con cui si chiude la lettera.

 

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