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GENOVA - Una complessa attività di sistema ha permesso all’equipe dei cardiochirurghi dell’Ospedale Policlinico San Martino di salvare la vita ad una donna di 53 anni residente a Savona, trasportata d’urgenza inizialmente presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Paolo, diretto dal dottor Lerza. La donna è stata subito processata dall’equipe del dottor Alessandro Gastaldo, direttore del dipartimento di diagnostica di Asl2 e responsabile DIAR regionale, che grazie al teleconsulto ha potuto inviare 1.800 immagini di TAC in pochi secondi ai chirurghi del San Martino. Alla base dell’ennesimo intervento salva vita, che certifica il ruolo del San Martino quale hub regionale per l’alta complessità, appunto il sistema di teleconsulto ospitato sulle infrastrutture di Liguria Digitale, che da alcune settimane è stato esteso anche alla sindrome aortica acuta, dopo aver inizialmente coinvolto le aree di neurochirurgia, neuroradiologia e radiologia interventistica.

Nel caso specifico lo scambio di immagini e il ‘match’ tra competenze di Asl2 e Policlinico San Martino a seguito dell’attività diagnostica a cui è stata sottoposta la paziente, ha permesso di stilare una diagnosi chiara: dissezione aortica, con rischio di rottura e tamponamento cardiaco. Il che ha comportato, complice il tempestivo intervento del 118, il trasporto in elicottero della paziente da ponente al San Martino per poi procedere con l’intervento, perfettamente riuscito, a cura dei cardiochirurghi diretti dal professor Francesco Santini. Allo stato attuale la paziente è ricoverata in terapia intensiva e sta rispondendo perfettamente ai processi post operatori.

Con questo intervento, poi, si va a completare la copertura dell’intero territorio della Regione visto che questo particolare e importante sistema di telemedicina era stato finora utilizzato principalmente sull’area metropolitana di Genova e sulle Asl del Levante ligure. "L’efficacia del sistema di teleconsulto già ampiamente impiegata negli anni nell’ambito neurologico e neurochirurgico - dichiara l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola - ora conferma la sua grande importanza anche per patologie tempodipendenti di ordine cardiovascolare. La cardiochirurgia del Policlinico San Martino, hub regionale per l’alta e altissima complessità dimostra ancora una volta la capacità di rispondere con grande tempestività a patologie in cui il fattore tempo è determinante per il successo delle cure".

"Questa efficace e rapida azione di sistema - sottolinea Marco Damonte Prioli, direttore generale dell’Ospedale Policlinico San Martino - certifica due cose: l’efficacia del teleconsulto, strumento che impatta sempre di più in maniera positiva sulla salute dei pazienti del sistema sanitario regionale e il ruolo del San Martino, hub di riferimento per l’alta complessità di cura, che attraverso la qualità dei suoi professionisti è a completa disposizione di tutto il territorio ligure".

"Voglio ringraziare i professionisti del pronto soccorso, della cardiologia, dei sistemi informativi e della diagnostica Asl2 - aggiunge Michele Orlando, direttore generale Asl2 - che hanno contribuito a salvare una vita insieme alle equipe del San Martino. L'implementazione della tecnologia nelle attività di cura è uno degli input ricevuti da RL e si sta dimostrando sempre più prezioso sia nelle cure ad alta complessità sia nella gestione delle cronicità".

"È proprio in occasioni come queste che sentiamo premiati i nostri sforzi - commenta l’amministratore unico di Liguria Digitale Enrico Castanini - Ognuno per le proprie competenze: Regione e Alisa per il coordinamento, l’Ospedale San Martino per gli aspetti chirurgici e Liguria Digitale per le attività tecnologiche e la messa a disposizione delle infrastrutture di elaborazione. Un lavoro di squadra che porta benefici immediati ed evidenti ai cittadini. Basti pensare che, solo nel 2023, sono state effettuate 1.604 consulenze a distanza e che queste hanno riguardato 1.323 pazienti. Il tutto all’interno di una ‘rete’, quella del sistema teleconsulto, che già oggi conta 1.069 medici ospedalieri in tutta la Liguria".