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Maddalena Boschetti e i suoi ragazzi hanno consegnato a Papa Francesco una croce per Natale
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GENOVA - Una croce di legno che arriva da Haiti con dipinte le sofferenze ma anche le speranze di un popolo dimenticato che vive nel paese più povero e meno sviluppato dell'emisfero occidentale. E' il regalo consegnato a papa Francesco per Natale dalla missionaria laica della diocesi di Genova Maddalena Boschetti e cinque di quelli che lei chiama "i miei ragazzi". A realizzarla è stato Jeff Antoine che proprio la vigilia di Natale ha compiuto 30 anni e che Maddalena Boschetti, per tutti Madda, ha accolto e cresciuto da quando aveva 5 anni nel suo centro nel Nord del Paese.

"Abbiamo pensato di fare un regalo haitiano per il Papa - spiega Jeff - una croce dove domina il verde e il celeste del cielo nei due bracci, dove da una parte ho disegnato un albero caduto ma dove si vedono le radici che sono quelle che danno la vita, simbolo tra l’altro della nostra associazione 'Aksyon Gasmy', dall’altra parte c’è la vita quotidiana di Haiti e qui c’è il figliol prodigo, abbandonato dalla sua famiglia".

"La parte più importante della croce sono le radici da cui nascono nuove piante perchè noi missionari crediamo che dentro tutta questa situazione che viviamo c’è comunque sempre la possibilità di far nascere la vita, di creare la vita, di dare la possibilità ai più poveri il modo di vivere".

Sulla croce Jeff ha poi dipinto un Cristo con la pelle nera simbolo della sofferenza del popolo haitiano. Jeff parla italiano lo ha imparato in questi anni da quella che per tutti loro è più di una madre. Ha un tono molto calmo e pacato, sul suo volto la gioia di aver potuto incontrare il Papa e aver portato la storia della sua vita e del suo paese dipinta su una croce.

Maddalena Boschetti vive a Mare Rouge, nel Nord-Ovest dell’isola, a circa un giorno di viaggio dalla capitale. I chilometri da fare sono solo 150 ma sono tra montagne, strade sterrate e nulla intorno. Al centro della sua missione i bambini disabili in un paese che definisce allo sbando, gli ultimi tra gli ultimi quindi. "Haiti è ostaggio di una guerra tra gang armate che si contendono il territorio - racconta - un paese dove non c'è più sicurezza, dove regna la violenza, dove si sono sgretolate le strutture statali. Allo stesso tempo la fame e la malnutrizione acuta grave hanno raggiunto livelli record in tutto il Paese".

"C'è una difficoltà enorme in tutto ciò che sono i gesti quotidiani il popolo desidera la pace, vivere con dignità. C'è una fuga di giovani motivata dal fatto che non ci sono le condizioni anche solo di vita quotidiana, ad esempio nella mia zona, nel nord ovest, la gente ha fame e non sa come riuscire a trovare il piatto di riso quotidiano. Nella capitale la gente cerca di difendere se stessa dalle bande dei criminali".

Secondo l'Unicef sono quasi 3 milioni i bambini che hanno bisogno di sostegno umanitario, il numero più alto mai registrato.

Madda ad una prima impressione può sembrare timida ma dietro un sorriso dolce nasconde tutta la sua forza e il suo amore quando parla della 'sua' Haiti e dei 'suoi' ragazzi e di come nonostante tutto lei abbia scelto di restare lì con la 'sua' famiglia.

Anche arrivare in Italia, in un Paese dove ormai non c’è più una struttura pubblica che funzioni normalmente, è stato impegnativo con una preparazione dei documenti iniziata a luglio. Insieme a Maddalena Boschetti in Italia a portare la voce di Haiti ci sono: Jocelyn, suo braccio destro; Annasteel; Falou che continua a fare quello che faceva suor Luisa (suor Luisa Dell’Orto uccisa a Pourt-au-Prince il 25 giugno 2022 ndr); Jeff Antoine, l’artista del gruppo che ha realizzato la croce e David arrivato da Maddalena quando ne aveva due, malato e abbandonato, "il primo bimbo che ho incontrato e a cui mi sono perdutamente affezionata all'epoca e lui si è affezionato a me".

Il messaggio che arriva da Madda e i suoi ragazzi è così semplice e straordinario insieme da lasciare senza parole se si pensa la realtà che vivono ogni giorno: "Ognuno di noi può costruire pace dove è attraverso i gesti quotidiani e attraverso il servizio gli ultimi, noi diamo valore ai più piccoli perché si sappia, sia ben chiaro che la vita di ognuno ha valore e poi come dice Jocelyn non abbiate mai paura di andare oltre, non abbiate paura delle difficoltà perchè bisogna attraversarle per andare oltre".

Anche Jeff ci tiene a lasciare un messaggio: "Il Natale è possibile e rimane tale anche ad Haiti perchè è il Gesù povero che nasce".