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All'attacco anche Assoutenti: "Crediamo sia giusto sottrarre all'intelligenza artificiale le anomalie delle bollette"
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"La tragedia accaduta a Imperia deve farci riflettere sulla solitudine degli anziani e sulle loro paure". Lo scrive su X Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale di Italia Viva, a proposito della vicenda di Caterina Giovinazzo, la pensionata ligure morta a seguito di un malore provocato da una bolletta dell'acqua il cui importo, 15mila euro, era frutto di un errore.

Chiaramente non è possibile stabilire che Caterina sia morta a causa della cifra sulla bolletta, ma è invece un fatto che si sia sentita male subito dopo che la nuora le ha letto i dati della ricevuta, arrivata in banca il 14 novembre e pagata pochi giorni dopo (una prima parte, operazione fatta in automatico dalla banca).

Secondo i famigliari stava cosi male che è stata fatta arrivare di corsa l'ambulanza che l'ha trasferita in codice rosso al pronto soccorso all'ospedale di Sanremo in condizioni critiche.

Due dei figli di nonna Caterina, Luigi e Gianni Trapani, e il fratello, Rocco Giovinazzo hanno voluto andare fino in fondo. E mentre Caterina era in ospedale hanno guardato le vecchie bollette trovando la conferma che il consumo massimo dell'acqua nella casa dell'anziana era di pochi metri cubi per i quali erano stati pagati al massimo 65 euro.

La bolletta contestata invece indicava che l'anziana dal 21 febbraio scorso al 31 ottobre aveva consumato oltre 4.182 metri cubi d'acqua.

"Anche un errore in una bolletta può essere motivo di grande ansia e preoccupazione. È una storia di fragilità che dovrebbe insegnare ad avere più attenzione alle società multi-servizi che hanno il dovere di controllare. Per tutti noi dovrebbe invece fare da monito rispetto a quanto un mondo fatto di call center e di rapporti impersonali possa essere inospitale per gli anziani a tratti ostile per i più deboli - ha concluso -. Presenteremo in Senato una interrogazione per chiarire la vicenda".

Super bolletta dell'acqua sbagliata: anziana morta dopo malore - LEGGI QUI

"Il nostro primo pensiero va alla famiglia della signora Caterina, non si può morire a 88 anni per una bolletta pazza". Lo scrive in una nota Assoutenti che poi attacca: "Il caso estremo accaduto nella provincia di Imperia è un monito pesantissimo nei confronti di tutte le società che gestiscono i servizi idrici spesso inadempienti nelle verifiche di lettura del contatore addirittura previste nelle carte dei servizi due volte l'anno. Siamo contrari alla tesi dell'algoritmo assassino e, salvo ipotesi di dolo che lasceremo al vaglio della magistratura nelle determinazione di un esposto, qualora riscontrassimo tali fattispecie, crediamo sia comunque giusto sottrarre all'intelligenza artificiale le anomalie delle bollette".

"È inaccettabile infatti che non solo non si controllino i contatori, ma nemmeno le bollette che vengono inviate a casa dove i consumi anomali dovrebbero essere immediatamente acquisiti dall'azienda e presegnalate al consumatore in un contraddittorio per verificarne la veridicità" prosegue la nota.