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GENOVA - La nave rigassificatrice Golar Tundra potrebbe cambiare rotta: dopo l'annuncio del suo collocamento al largo di Vado e Savona (in attesa della Valutazione di Impatto Ambientale) rispunta l'ipotesi Ravenna, inizialmente scartata dal Governo.

"Il piano energetico è del Governo e noi prenderemo atto di una eventuale collocazione a Ravenna - ha dichiarato il presidente di Regione Liguria e commissario straordinario per l'opera Giovanni Toti -. Ci siamo messi a disposizione, non è che vogliamo prenderci per forza la nave, non facciamo i pirati ma i commissari di Governo. Se il Governo sceglierà Vado, perché è coerente con il piano, abbiamo dato la disponibilità, ovviamente considerando tutte le pratiche in corso tra cui la Valutazione di Impatto Ambientale. Se dovesse andare da un'altra parte più utile al Paese sarà giusto così".

Attualmente la Golar Tundra si trova a Piombino ma nei progetti del Governo a partire dal 2026 avrebbe dovuto cambiare collocazione e ormeggiare al largo di Vado Ligure e Savona per 17 anni. A Ravenna tra un anno sarà operativo un nuovo impianto rigassificatore: il sindaco Michele De Pascale sull'onda delle polemiche scoppiate a Piombino si era detto disponibile ad ospitare anche la Golar Tundra, di fatto andando a raddoppiare l'attività.

"Io credo che sull'energia si debba essere a disposizione del sistema Paese, dopodiché le decisioni spettano ad altri - conclude Toti -. Non vogliamo il rigassificatore per i nostri interessi, siamo a disposizione per interessi collettivi. Se dovesse andare da un'altra parte ne prenderemo atto, senza soddisfazione e senza dispiacere".

"La valutazione che sta facendo il Governo per lo spostamento della nave rigassificatrice Golar Tundra da Piombino al porto di Ravenna e non più nella rada di Savona/Vado, è una notizia positiva che conferma la posizione che stiamo tenendo da mesi, insieme a tutto il territorio - ha detto il consigliere regionale del Pd Roberto Arboscello -. A Savona non ci sono le condizioni economiche, ambientali e sanitarie per accogliere il Rigassificatore e anche a livello tecnico lo spostamento a Ravenna sarebbe meno difficile, per strutture già esistenti e profondità dei fondali più adatte".