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La moglie ha anche annunciato che la salma di Seydou verrà estradata sabato. Il funerale si terrà a Dakar, capitale del Senegal, terra nativa dell'uomo, questa domenica
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GENOVA - La recente morte di Seydou Diallo, l'uomo di 62 anni (e non 72 come emerso in un primo momento) trovato morto per il freddo su una panchina davanti alla stazione Principe di Genova la notte tra il 4 e il 5 dicembre, ha sollevato una serie di interrogativi circa l'attenzione nei confronti delle persone senza fissa dimora in città.

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Non solo perplessità: la moglie di Seydou, Marianna Lunardoni, ha raccontato i suoi dubbi a Primocanale riprendendo le parole dell'assessore alle politiche sociali Lorenza Rosso sulla necessità di "educare a chiedere aiuto", sottolineando che Seydou, secondo quanto dichiarato dai volontari, aveva chiesto aiuto ma non ne aveva ricevuto.

La moglie ha anche annunciato che la salma di Seydou verrà estradata sabato. Il funerale si terrà a Dakar, capitale del Senegal, terra nativa dell'uomo, questa domenica. "Mi chiedo come sia finito così. Mi ha avvisato la Polfer che lo ha identificato dalle impronte. Ma non riesco a capire come mai lui stesso non abbia mai fatto il mio nome per essere aiutato", ha detto ancora.

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"Come hanno potuto rintracciarmi dopo morto, forse, potevano farlo quando era vivo. In ogni modo mi piacerebbe capire che fine hanno fatto i suoi documenti, la sua carta di debito in cui gli avevo lasciato 3mila euro, il suo telefono, tutte le sue cose - conclude la donna -. Che non erano poche. Grazie e mi perdoni infinitamente per il disturbo".