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Pattuglie anche in borghese. Giurato: "Troppe infrazioni"
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GENOVA - Aveva ventidue anni ed era pochi metri da casa, è stato ucciso mentre attraversava sulle strisce pedonali. Dopo la tragedia di San Fruttuoso la polizia locale ha avviato controlli mirati per sanzionare chi non rallenta in prossimità delle strisce pedonali.

L'annuncio arriva di Gianluca Giurato, il comandante polizia municipale Genova, alla presentazione a palazzo Tursi del bilancio del report sui sinistri stradali che vede meno incidenti gravi e mortali ma più sanzioni.

Prima regola: ad ogni incrocio e attraversamento bisogna rallentare, "il codice della strada - precisa Giurato - prevede che quando si vede una persona che si accinge ad attraversare bisogna fermarsi, in questi primi giorni di controlli mirati invece ci siamo trovati spesso di fronte a automobilisti e motociclisti che sfiorano le persone che stanno attraversando. Comportamenti così non possono più essere tollerati".

Giurato ha poi smentito che ai semafori vengono multati i conducenti che sorpassano di pochi centimetri le strisce: "Per essere contravvenzionati è necessario attestarsi con tutte le ruote di auto e moto". Il comandante poi rassicura chi commette infrazioni in caso di emergenze come quando si lascia spazio a un'ambulanza in sirena o se si accompagna una persona in ospedale: "Basta dimostrare di avere agito per un'urgenza e la multa viene annullata" garantisce.

Aldilà della sicurezza, l'assessore alla polizia locale di Genova Giorgio Viale, rispondendo a una domanda dei giornalisti, assicura più attenzione ai proprietari dei cani che sporcano i marciapiedi, le deiezioni canine. "Oggi in media vengono elevate tre sanzioni al giorno ai proprietari di cani che sporcano la strada e anche su questo cercheremo di fare di più come per tutti i comportamenti illeciti che aumentano il degrado nella città".

L'assessore invece non riesce a dare una risposta convincente a chi chiede il ritorno degli agenti in strada per presidiare gli incroci più pericolosi, come accadeva quando gli agenti municipali erano "cantunè": "Gli incroci più pericolosi sono stati individuati con uno studio di anni fa coordinato dalla prefettura, dove è possibile si possono utilizzare anche gli agenti, per ora ci si siamo affidati alle tecnologie".
Come a dire: niente polizia in strada ma tanti autovelox fissi e semafori con telecamere: prevenzione sì, ma a colpi di "bollette".