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Verranno convocate tre commissioni consiliari a Tursi, una per ogni singola vertenza"
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GENOVA - Il Consiglio comunale di Genova ha approvato all'unanimità un ordine del giorno che impegna il sindaco Marco Bucci "ad attivarsi presso il Governo affinché intervenga con azioni forti ed incisive nelle vertenze di Acciaierie d'Italia, Ansaldo Energia e Piaggio Aerospace, atte a salvaguardare lo sviluppo economico della nostra città e preservare l'occupazione di tutti quei lavoratori che ormai da tempo vivono con l'incertezza del futuro".

Il documento con primo firmatario il capogruppo Fabio Ceraudo (M5S) e condiviso da tutti i gruppi impegna la Giunta Bucci "a dare mandato al presidente della competente commissione consiliare affinché siano convocate tre sedute dedicate ad ogni singola realtà aziendale citata, per garantire il dovuto approfondimento di situazioni rilevanti, ciascuna con le sue peculiarità sotto il profilo della politica industriale".

Tre situazioni diverse con l'ex Ilva (oggi Acciaierie d'Italia) che vive giorni di tensione con il corteo dei lavoratori della settimana scorsa che ha interessato le vie di Cornigliano con la richiesta di chiarimenti sul futuro piano aziendale. Poi l'incontro in Regione con le istituzioni locali quindi la decisione di una grande manifestazione, il 20 ottobre, a Roma per chiedere al governo di intervenire e fare chiarezza per il futuro della siderurgia italiana. La delegazione ligure si sta già organizzando per la manifestazione nella Capitale (Leggi qui).

La situazione di Ansaldo Energia preoccupa i lavoratori del gruppo per la mancanza di commesse a Genova per il 2024 e l'annuncio di portare a Trieste la parte produttiva del settore green tech con la proprietà che ha rassicurato sul futuro produttivo dello stabilimento di Genova che conta circa 2100 dipendenti con l'intenzione, annunciata dall'amministratore delegato Fabbri di arrivare a nuove assunzioni a Genova (Leggi qui).

Infine per Piaggio Aero prosegue la fase gestita dal 2018 da un commissario, Vincenzo Nicastro, a cui nel tempo si sono aggiunti, affiancandolo, Davide Rossetti e Carmelo Cosentino. In tutto sono 900 i lavoratori degli stabilimenti di Genova e Villanova d'Albenga.