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GENOVA - "Un disastro annunciato": è questa la posizione del sindacato Cisl Funzione Pubblica della Liguria in riferimento alla gestione della Rsa di Castelletto, nota casa di riposo genovese che ospita 88 anziani e nella quale sono impiegati più di 50 lavoratori.

“La vicenda si delinea all’interno della lunga storia della RSA di proprietà di EBS Brignole, passata nel tempo sotto diverse gestioni, con transizioni non facili per chi usufruisce del servizio e per chi ci lavora. Come prima mossa la nuova gestione ha fatto una riduzione di personale OSS in servizio sui tre piani della struttura. Il personale in turno, quindi, non è più costituito, come con la vecchia gestione, da tre OSS e un infermiere, ma bensì da due soli OSS e un infermiere, creando così a quest’ultimo, coinvolto maggiormente nelle attività assistenziale, criticità nella somministrazione della terapia, per la quale provvede per tutti gli ospiti, che nel frattempo sono scesi al numero di 70. In sintesi, viene ridotto il personale nei turni diminuendo l’assistenza agli anziani, garantendo solo il minimo assistenziale e inevitabilmente abbassando il livello delle prestazioni”, si legge ancora nel comunicato.

La Cisl Fp Liguria denuncia questa situazione come inaccettabile, sia per la qualità del servizio a cui le persone più fragili hanno diritto, che per le gravi inadempienze nell’applicazione del contratto nazionale. Questa riduzione di personale viene giustificata dalla cooperativa appaltatrice come un semplice riallineamento alle prerogative minime previste dalla DGR regionale, Dopo solo due mesi la società In Mensa non supera le verifiche ASL per l’accreditamento, e vengono quindi immediatamente bloccati gli ingressi degli anziani. A questo punto, la succitata società appaltatrice minaccia il licenziamento dei dipendenti in esubero causato dal blocco degli ingressi. Grazie all’intervento delle OO.SS. e dell’EBS Brignole si riaprono le liste di ingresso e viene fornita agli organi competenti la documentazione mancante. Nonostante ciò, la direzione della In Mensa SRL dichiara da subito che non garantirà l’orario pieno, chiedendo ai lavoratori anche di usufruire delle ferie per raggiungere l’orario e quindi il relativo salario previsto. Secondo la stessa dirigenza, inoltre, nel CCNL delle Cooperative Sociali non sarebbe previsto il pagamento per le ore definite nei contratti individuali, bensì ogni mese i lavoratori sarebbero pagati a ore. Ci interroghiamo se sulla In Mensa SRL siano stati fatti tutti i controlli richiesti dalla normativa in vigore, spiega Patricia Rodriguez, responsabile del terzo settore e sanità privata della CISL FP Liguria, richiedendo agli organi competenti una partecipazione attiva nella risoluzione di questa articolata vicenda, per evitare il disastro annunciato all'inizio di questa cronaca”, conclude il sindacato