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Secondo il vecchio schema, che la procura aveva allegato nella richiesta di rinvio a giudizio due anni fa, i primi reati, e cioè le omissioni di atti d'ufficio, sarebbero "scaduti" in questi giorni
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GENOVA - Tempi più lunghi per la prescrizione dei reati contestati ai 58 imputati del processo per il crollo del ponte Morandi.

I pubblici ministeri Massimo Terrile, Walter Cotugno e Marco Airoldi hanno ricalcolato i termini e le prime scatteranno nel 2026. Secondo il vecchio schema, che la procura aveva allegato nella richiesta di rinvio a giudizio due anni fa, i primi reati, e cioè le omissioni di atti d'ufficio, sarebbero "scaduti" in questi giorni.

E così, secondo il nuovo schema, gli omicidi colposi semplici, le lesioni gravi semplici, le lesioni stradali, e l'attentato alla sicurezza dei trasporti semplici si prescriveranno il 14 febbraio 2026. Nel 2031 l'attentato alla sicurezza dei trasporti aggravato dal disastro, nel 2033 gli omicidi colposi stradali per gli imputati cessati dagli incarichi prima del 2008, mentre nel 2036 gli omicidi colposi per gli imputati che hanno cessato gli incarichi dopo il 2008.

I pm avevano lanciato un allarme prescrizione a inizio processo, lamentando i tempi troppo lunghi per l'esame dei testimoni con il rischio di finire nel 2025. In realtà le udienze sono poi andate spedite e a settembre la procura ha finito di sentire i suoi testimoni e ha iniziato l'esame degli imputati.