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Luigi Attanasio, presidente della Camera di Commercio di Genova: "Abbiamo voluto parlarne proprio per provare a fare chiarezza"
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Criptovalute, cosa sono e come si usano. Un convegno, organizzato dalla Camera di Commercio di Genova, è servito per spiegare bene il loro funzionamento.
"Abbiamo voluto parlarne proprio per provare a fare chiarezza - spiega Luigi Attanasio, presidente della Camera di Commercio di Genova - ci sono luci e ombre, giusto saperne il più possibile".

Le monete virtuali non hanno corso legale e dunque l'accettazione come mezzo di pagamento avviene su base volontaria; inoltre non sono regolate da enti centrali o governativi, ma sono generalmente emesse e controllate dall'ente emittente secondo regole proprie, a cui i membri della comunità di riferimento accettano di aderire. Se da un lato le criptovalute possono presentare alcuni vantaggi, in termini di velocità di esecuzione, dall'altro comportano diversi rischi, in termini di attività illecite, maggiore esposizione ad attacchi cyber e, in caso di forte diffusione, anche di riduzione della sovranità monetaria.

Il convegno di oggi, al quale hanno partecipato tanti ragazzi iscritti alla facoltà di Economia, ha visto la presenza di esponenti del mondo dell'economia di livello assoluto: Lorenzo Bini Smaghi – Presidente Societé Generale/Economista University College London - UK, Franco Bruni – Vice Presidente ISPI, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale - Milano Rainer Masera – Economista Università Guglielmo Marconi e Gianluca Sommariva – AD e co-founder Hodlie – start up trading automatico di criptovalute.

Tanti i giovani che hanno già iniziato ad usarle, ma i rischi ci sono per i controlli sono praticamente nulli. "E poi bisogna capire cosa potrebbe accadere se le banche centrali iniziassero ad emettere cripotvalute mettendosi in concorrenza con i privati - spiega Lorenzo Bini Smaghi, economista e banchiere di scuola Bankitalia - A quel punto diventerebbe un problema e le banche potrebbero andare a perdere la loro indipendenza"